“Non bisogna mai abbandonare la speranza, anche quando ci sentiamo perduti”. È questo, per il Papa, l’insegnamento di Bartimeo, “un uomo cieco e mendicante, che Gesù incontrò a Gerico”, città che sta sotto il livello del mare. “Gesù, con la sua morte, è andato a riprendere quell’Adamo che è caduto in basso e che rappresenta ognuno di noi”, ha spiegato Leone XIV: “Bartimeo non riesce a vivere ciò che è chiamato a essere. A differenza del grande movimento di gente che cammina dietro a Gesù, Bartimeo è fermo”. “Cosa possiamo fare quando ci troviamo in una situazione che sembra senza via d’uscita?”, si è chiesto il Pontefice, secondo il quale Bartimeo “ci insegna a fare appello alle risorse che ci portiamo dentro e che fanno parte di noi. Lui è un mendicante, sa chiedere, anzi, può gridare! Se desideri veramente qualcosa, fai di tutto per poterlo raggiungere, anche quando gli altri ti rimproverano, ti umiliano e ti dicono di lasciar perdere. Se lo desideri davvero, continua a gridare!”. “Il grido di Bartimeo, riportato dal Vangelo di Marco – ‘Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!’ –, è diventato una preghiera assai nota nella tradizione orientale, che anche noi possiamo utilizzare”, la proposta del Papa: “Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore”.