Diocesi: mons. D’Ascenzo (Trani) ai ragazzi impegnati nelle attività estive e agli esami di maturità, “il vostro futuro è importante, perché è nelle mani di un Dio che vi ama”

“‘Vivere la vita, è un gioco da ragazzi’: quante volte avrete ormai ripetuto e cantato questo ritornello, pieno di speranza e positività? Oggi anche io voglio ripeterlo con voi! Voi, siete il sale della terra, solo voi ragazzi potete insegnarci quanto sia importante nella vita l’arte del gioco”. Lo scrive l’arcivescovo di Trani- Barletta-Bisceglie, mons. Leonardo D’Ascenzo, in una lettera ai “ragazzi impegnati nelle attività estive e agli esami di maturità”, firmata insieme ai codirettori del Servizio diocesano di Pastorale giovanile. “Sicuramente, in questo periodo estivo, moltissimi di voi saranno alle prese con l’organizzazione di Grest, oratori e campi scuola: a voi, il mio grazie e tutto il mio incoraggiamento”, scrive il presule spiegando che con il “vostro ‘sì’, accettando di impegnarvi e mettendocela tutta per costruire piccoli spazi, luoghi e tempi a misura di bambino…state già creando un piccolo squarcio di Paradiso sulla terra. Grazie per la vostra testimonianza coraggiosa e disinteressata, grazie per aver detto sì, con disponibilità, davanti a muri di indifferenza e disimpegno”. “State vivendo – ha quindi aggiunto – il Vangelo con il cuore in mano, con la leggerezza e la fiducia nelle cose che solo dei ragazzi possono avere! Amore gratuito, un servizio gioioso, una speranza concreta: questo sì, che è un gioco da ragazzi, mi permetto di aggiungere, ragazzi guidati dalla Fede! I cuori dei più piccoli e di quanti sarete capaci di raggiungere vi saranno grati per questa testimonianza e a voi dico non demordete, spendetevi, moltiplicate questa gioia e siate contagiosi! L’estate si colora della speranza che i vostri giovani cuori custodiscono e perché questa speranza non venga mai meno, ricordatevi ogni giorno che Gesù è con voi, è vostro amico e vi tende la mano, proprio come quei bambini che da oggi accompagnerete. Di cuore, grazie!”. Il presule rivolge quindi anche un pensiero a tutti i ragazzi e le ragazze che si avvicinano al giorno della maturità: “Un tempo di prova, che viene fatto coincidere con la fine di un percorso scolastico segnato da esperienze di Vita per voi indelebili”. Prima di far giungere l’incoraggiamento mons. D’Ascenzo chiede di “ripensare proprio a quei momenti, di riguardare alle pagine di Vita che sino a qui siete stati capaci di scrivere: ai percorsi rettilinei, a quelli vissuti in salita e a fatica, ma ancora di più alle buche incontrate, alle scorciatoie intraprese, agli scarabocchi e agli errori. Guardate, ancora, a chi era accanto a voi nel percorso educativo: ai compagni di classe, ai docenti che vi hanno accompagnato sino ad oggi, ai genitori che vi hanno sostenuto. Guardate, infine, dentro voi stessi: ecco, la vera maturità! Chi siete stati e chi siete oggi. Com’è cambiata la vostra vita in questi anni, quanto bene avete sperimentato, quante difficoltà avete superato e quanto credete di poter ancora donare partendo dal vostro piccolo”. In questi giorni – aggiunge – tra “i libri, l’ansia e le attese, sicuramente avrete più volte pensato a come sarà tutto una volta finito”. Da qui l’esortazione “a guardare a dove siete oggi. Siete il presente, siete quello che costruite con altruismo, intelligenza e caparbietà ogni giorno. E al presente dovete guardare con coraggio, mettetevi di fronte alle vostre paure e riconoscetele. Questo ci insegna la fede: a non negare le sfide e le incertezze, perché è più facile sembrare forti che dire che abbiamo paura. É più facile fare finta che non ci importi… quando in realtà abbiamo sete di senso, di amore, di un domani che valga davvero la pena. Cristo, che ha camminato tra noi, conosce la fatica, le domande, le notti di paura e le albe di speranza”. “Guardate – è l’invito – con tenerezza e gratitudine a quanto avete vissuto, cercate questa verità nei vostri cuori, amate la vita giorno dopo giorno e non temete per cosa vi riserverà domani. Il vostro futuro è importante, perché è nelle mani di un Dio che vi ama e crede in voi anche quando voi fate fatica a crederci. Vi attende un cammino unico e meraviglioso, ricco quanto lo sono i vostri cuori, preziosi agli occhi di Dio”.

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