Leone XIV: udienza, “molte volte quello che ci blocca sono le nostre apparenti sicurezze”

“Molte volte, quello che ci blocca sono proprio le nostre apparenti sicurezze, quello che ci siamo messi addosso per difenderci e che invece ci sta impedendo di camminare”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata alla figura del cieco Bartimeo. “Per andare da Gesù e lasciarsi guarire, Bartimeo deve esporsi a Lui in tutta la sua vulnerabilità”, ha spiegato Leone XIV: “Questo è il passaggio fondamentale per ogni cammino di guarigione”. “Bartimeo è cieco, ma paradossalmente vede meglio degli altri e riconosce chi è Gesù!”, ha sottolineato il Pontefice. A proposito dell’episodio evangelico di guarigione Leone XIV ha fatto notare che Gesù riattiva la vita del protagonista: “Lo spinge a rialzarsi, si fida della sua possibilità di camminare”. “Quell’uomo può rimettersi in piedi, può risorgere dalle sue situazioni di morte. Ma per fare questo deve compiere un gesto molto significativo: deve buttare via il suo mantello!”, ha osservato Leone XIV: “Per un mendicante, il mantello è tutto: è la sicurezza, è la casa, è la difesa che lo protegge. Persino la legge tutelava il mantello del mendicante e imponeva di restituirlo alla sera, qualora fosse stato preso in pegno”.

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