Leone XIV: a Fondazione Centesimus Annus, “costruire ponti”, in un tempo di “policrisi”

“Aiutiamoci gli uni gli altri, come esortavo la sera della mia elezione, a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace”. Lo ha ribadito il Papa, ricevendo in udienza i membri della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice. “Questo non si improvvisa: è un intreccio dinamico e continuo di grazia e libertà che anche ora, incontrandoci, rinsaldiamo”, il monito di Leone XIV, che ha ricordato come “già il Papa Leone XIII – vissuto in un periodo storico di epocali e dirompenti trasformazioni – aveva mirato a contribuire alla pace stimolando il dialogo sociale, tra il capitale e il lavoro, tra le tecnologie e l’intelligenza umana, tra le diverse culture politiche, tra le azioni”. “Policrisi”: questo il termine usato da Papa Francesco, e rilanciato dal suo successore, “per evocare la drammaticità della congiuntura storica che stiamo vivendo, in cui convergono guerre, cambiamenti climatici, crescenti disuguaglianze, migrazioni forzate e contrastate, povertà stigmatizzata, innovazioni tecnologiche dirompenti, precarietà del lavoro e dei diritti”. “Su questioni di tanto rilievo – la proposta – la Dottrina sociale della Chiesa è chiamata a fornire chiavi interpretative che pongano in dialogo scienza e coscienza, dando così un contributo fondamentale alla conoscenza, alla speranza e alla pace”.

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