Beni confiscati: tornano i Campi “E!State Liberi” per i giovani

Dal campo alla scoperta di alcuni quartieri del centro di Palermo tra cui Albergheria-Ballarò e Borgo Vecchio dove comprendere l’evoluzione della città, dalle ferite lasciate dalle stragi mafiose fino al percorso di riscatto sociale e impegno collettivo, alla valorizzazione dei beni confiscati. Passando da San Sebastiano di Po (To), nella Cascina intitolata alla memoria di Bruno e Carla Caccia, un tempo appartenuta alla famiglia ‘ndranghetista dei Belfiore, oggi luogo di aggregazione, arte e formazione civile. E ancora, i terreni nel Mezzogiorno sottratti ai clan e oggi inseriti in circuiti di economia legale e solidale, grazie alle cooperative sociali di Libera Terra. Così come quelli del casertano, dove tante realtà associative e cooperative si spendono per il riuso a finalità sociali di terreni, ville, appartamenti confiscati alla camorra.
I campi, come ogni anno, accompagneranno i partecipanti nell’approfondimento di alcuni temi centrali per l’impegno di Libera nella rigenerazione dei territori: il caporalato, il disarmo, la corruzione, la giustizia ambientale e sociale, il mutualismo sociale, le vecchie e le nuove Resistenze e l’antifascismo.
“Una nuova estate di responsabilità e di impegno civile con Libera, per scoprire le innumerevoli realtà positive del nostro Paese, le comunità solidali e quelle che, nel solco dell’antimafia sociale, lavorano per costruire una società basata su diritti, dignità, cura e corresponsabilità. E!State Liberi! – i campi di impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie – tornano con attività pratiche, incontri con i familiari delle vittime innocenti delle mafie, associazioni locali, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni”, spiega una nota di Libera. I campi si svolgeranno in 16 regioni e 80 località, con la disponibilità di oltre 4.000 posti che vedranno vivere il nostro impegno, il nostro desiderio di costruire, insieme, un paese migliore e di ricucire a doppio filo il suo straordinario senso di comunità. Da giugno ad ottobre sarà possibile partecipare a più di 160 esperienze in tutta Italia dedicate alla partecipazione di minorenni, maggiorenni, gruppi organizzati (scout, scuole, associazioni, ecc.), gruppi aziendali e gruppi internazionali. Lo faremo, insieme ai tanti animatori, volontari, cooperative sociali, associazioni, familiari delle vittime innocenti delle mafie, giornalisti, magistrati e Istituzioni.
“Ogni anno – sottolinea Libera -, migliaia di giovani diventano protagonisti dell’antimafia sociale, incontrando la bellezza e la ricchezza umana dei territori coinvolti nel progetto, vivendo esperienze di conoscenza autentiche, oltre gli stereotipi. Giornate che alternano momenti di formazione e riflessione a occasioni di socialità e divertimento, offrendo un’opportunità unica per partecipare attivamente al cambiamento. Un’esperienza immersiva in tante realtà di solidarietà, protagonismo positivo e condivisione, all’insegna della lotta alle mafie e alla corruzione”.
Anche questa estate fino a ottobre, con Libera, i beni sequestrati e confiscati alle mafie e i beni comuni saranno uno straordinario strumento al servizio dei bisogni del territorio, un luogo dove incontrarsi, sperimentare, mettersi alla prova, costruire un Paese più giusto ed equo.

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