Un percorso espositivo per raccontare l’accoglienza in famiglia, nell’ambito del Giubileo delle famiglie. “Non ‘come’ ma ‘quello’. La sorpresa della gratuità”, curata dall’associazione Famiglie per l’Accoglienza, sarà allestita dal 24 maggio al 1° giugno a Roma, in collaborazione con il Dicastero per l’Evangelizzazione, presso il chiostro di San Salvatore in Lauro (piazza di S. Salvatore in Lauro, 15), dalle 10 alle 21. All’inaugurazione, sabato 24 maggio, alle ore 18, interverranno padre Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale familiare della Cei, e la fotografa Marina Lorusso, presso il chiostro di San Salvatore in Lauro. L’incontro di presentazione si terrà venerdì 30 maggio, alle 18, sempre presso la sede della mostra, con la partecipazione di Adriano Bordignon, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, e del pianista di origine brasiliana, Marcelo Cesena, che terrà poi un concerto alle 20.30. La mostra, nata come progetto site-specific per il Meeting per l’Amicizia fra i popoli di Rimini, in occasione del quarantesimo dalla fondazione nel 2022, dall’anno successivo diventa itinerante e si propone di esplorare il concetto di accoglienza familiare attraverso il linguaggio dell’arte. Famiglie per l’Accoglienza ha coinvolto 14 artisti, tra pittori, scultori, fotografi, poeti e musicisti, che hanno lavorato in risposta alla sfida di rappresentare l’esperienza dell’accoglienza. Il titolo dell’esposizione racchiude la proposta iniziale: invitare il gruppo di artisti a incontrare le famiglie accoglienti ed esprimere, secondo la forma propria di ciascuno, quello che hanno visto: in altre parole, quello che hanno colto, attraverso il loro come. Le opere cercano di restituire la bellezza e la speranza che nascono da ogni gesto di accoglienza, un tema che traspare in modo potente attraverso ogni singolo lavoro. La mostra si apre con questa frase che ne racchiude il senso: “L’accoglienza e la condivisione sono l’unica modalità di un rapporto umanamente degno, perché solo in esse la persona è esattamente persona, vale a dire rapporto con l’Infinito”. (Luigi Giussani, “Il miracolo dell’ospitalità”). È composta da oltre quaranta pannelli che riproducono le opere, le schede degli artisti e le testimonianze, accompagnati da una parte multimediale. Inoltre, un video, realizzato appositamente, permette di vivere l’esperienza di visita dentro la struttura originaria. Il percorso espositivo è l’occasione per riflettere sul significato di accogliere e di essere accolti e per scoprire che ogni gesto di accoglienza è un gesto nella speranza: l’abbraccio del dolore di chi viene accolto già veicola un’esperienza di bene, che apre ad una prospettiva di certezza per il futuro. Una mostra che accoglie e racconta. La mostra è un’opportunità offerta a tutti: insieme alle opere esposte o riprodotte, pannelli e audiovisivi aiutano a scoprire quello che ha guidato l’artista nel suo processo creativo e, in parallelo, altri pannelli raccontano – attraverso grandi immagini e testimonianze – le diverse esperienze di accoglienza. I 14 artisti: l’attore Giovanni Scifoni, i fotografi Marina Lorusso e Claudio Tadiotto, gli artisti Carlo Steiner e Matteo Negri, gli scultori Dino Quartana e Marie Michèle Poncet, lo scrittore Davide Mencarelli, i pittori Luca Gastaldo, Lara Leonardi, Constanza Lopez, Beatrice Zerolo, i musicisti Maurizio Carugno e Marcelo Cesena.