“Il papato di Papa Francesco è stato un dono profondo per la Chiesa e il mondo”. È quanto scrive mons. Eamon Martin, arcivescovo di Armagh e presidente dei vescovi irlandesi in un comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale in cui si annuncia anche l’apertura oggi di un “libro delle condoglianze” disponibile sulla homepage di catholicbishops.ie e sulle piattaforme social dei vescovi irlandesi di Facebook, Instagram, X e su BlueSky, per chi desidera esprimere un ricordo o un pensiero su Papa Francesco. Mons. Martin ricorda la visita che Papa Francesco ha fatto a Dublino nel 2018, in occasione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie. In quella visita “breve e frenetica”, il Papa incontrò i senzatetto al Centro Diurno dei Cappuccini, conversare con le coppie che si preparavano al matrimonio e recarsi a Knock per pregare con e per il popolo irlandese. “Ma, cosa ancora più importante – ricorda l’arcivescovo –, ha voluto prendersi del tempo per ascoltare e rispondere alle storie sentite e dolorose delle vittime di abusi. Senza dubbio nei prossimi giorni e nelle prossime settimane emergeranno molti altri ricordi di Papa Francesco, ma per me è stata la sua vicinanza e amicizia con Cristo a emergere più di ogni altra cosa – nella sua compassione per i sofferenti e nel modo in cui ha posto i vulnerabili al centro del suo ministero: i poveri, i rifugiati, le vittime di guerra, la tratta di esseri umani e tutti coloro che sono sfruttati, trascurati o esclusi dalla Chiesa o dalla società. Voleva salvarli dal freddo”.