Papa Francesco: card. Pizzaballa (patriarca Gerusalemme), “Gaza, uno dei simboli del suo pontificato”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Ieri abbiamo celebrato il giorno della Resurrezione, oggi Dio ha chiamato a sé Papa Francesco. Una connessione significativa tra la celebrazione della vita e dell’amore con la Resurrezione e oggi Papa Francesco è stato chiamato a vedere il viso di Dio. Noi, come chiesa di Gerusalemme, preghiamo per la sua anima”. In un video messaggio diffuso dal Patriarcato latino di Gerusalemme, il patriarca di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, ricorda Papa Francesco, deceduto questa mattina in Vaticano. Nel video Pizzaballa rivela il suo primo incontro con l’allora card. Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, avvenuto poco tempo dopo la sua elezione a custode di Terra Santa e proprio nella capitale argentina durante la visita alla comunità francescana locale. In quell’occasione, ricorda il patriarca di Gerusalemme, “trafelato e un po’ nervoso perché in ritardo, lasciai le chiavi della mia auto, parcheggiata anche un po’ male, ad un sacerdote che era lì nel cortile dell’arcivescovado senza sapere che era lo stesso cardinale Bergoglio che mi aspettava. Compresi subito che era un cardinale ‘fuori dai protocolli’. Nel corso del tempo ho avuto modo di conoscerlo più da vicino, soprattutto in questi ultimi anni e durante questa terribile guerra che stiamo ancora vivendo”. Il card. Pizzaballa, ricorda ancora nel video, “le continue telefonate, non solo Gaza, per avere informazioni sulla situazione esprimendo la sua preoccupazione e anche la sua solidarietà concreta quando riceveva offerte speciali dalla gente, donazioni, voleva sempre lasciare qualcosa per la parrocchia di Gaza e la gente del posto”. “In un certo senso, Gaza è stato in qualche maniera uno dei simboli del suo pontificato. È stato sempre vicino ai poveri, contro la guerra, che definiva ‘una sconfitta’, per il lavoro e per la pace”. Altra cifra del pontificato di Papa Francesco, secondo Pizzaballa, è stato “il dialogo tra le diverse religioni e culture”. “Ora dobbiamo pregare per lui – ha concluso – sicuramente ora sta pregando per noi, quindi siamo uniti nella preghiera con una serena fiducia e speranza che Dio continui ad accompagnare la vita della Chiesa, che Papa Francesco ha servito per tanti anni”. Mercoledì mattina si terrà una messa per Papa Francesco presso la chiesa del Santo Sepolcro, presieduta dal patriarca e dai membri dell’Assemblea degli ordinari cattolici.

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