Oltremanica si guarda alla morte di Papa Francesco. Su The Guardian si scrive che Papa Francesco è stato “un outsider la cui missione riformatrice lo ha reso un alleato dei progressisti. Ha affrontato i tradizionalisti della Chiesa e il populismo di destra, facendosi potenti nemici lungo il cammino”. La testata ha aperto anche un form che i lettori sono invitati a compilare: “Che lo abbiate incontrato o abbiate apprezzato il suo lavoro come leader religioso, vorremmo conoscere i vostri ricordi di Papa Francesco”. Per l’Irish Times, “mentre lottava contro il dissenso interno, Francesco è diventato una superstar globale, attirando folle immense nei suoi numerosi viaggi all’estero, promuovendo instancabilmente il dialogo interreligioso e la pace, schierandosi dalla parte degli emarginati, come i migranti”. E avendo Francesco creato quasi l’80% dei cardinali elettori che sceglieranno il prossimo Papa, ha aumentato “la possibilità che il suo successore continui le sue politiche progressiste, nonostante la forte resistenza dei tradizionalisti”. Per la testata polacca Rzeczpospolita Francesco è stato “un Papa fuori dagli schemi”, che ha “sorpreso quasi a ogni passo; era considerato un uomo controverso. Ma è stato fuori dagli schemi; non era un uomo che si lasciava etichettare. Amava la Chiesa e viveva il Vangelo. Ha innescato molti processi i cui effetti vedremo solo tra qualche anno, forse addirittura tra qualche decennio”.