Papa Francesco: p. Sosa (Usg), “la sua eredità è un amore da vivere e amare”

“Non era preoccupato che avessimo tante vocazioni, ma che rispondessimo alla vocazione di camminare insieme e con i poveri”. Lo sottolinea p. Arturo Sosa, preposito generale della Compagnia di Gesù e presidente dell’Usg, ricordando l’eredità spirituale lasciata da Papa Francesco alla vita consacrata. “Ci ha aiutati ad entrare in un processo di rinnovamento della mistica – spiega –, un camminare con Cristo presente, innamorati di Lui”. L’ultima enciclica, Dilexit nos, viene indicata da p. Sosa come “il testamento ultimo di un padre desideroso che i suoi figli vivano in pienezza lasciandosi amare e amando senza limiti”. Un’eredità, afferma, che “non è materiale: è un amore da vivere, un amore da amare”. Il compito ora, per la vita religiosa, è “portare avanti questi processi, trasmetterli, vivere con vitalità nuova la vocazione”. Francesco, conclude p. Sosa, “non ci lascia protagonisti dei giochi di potere, ma del Regno di Cristo la cui legge è il Vangelo dell’amore”. Con lui, “ci possiamo congedare con una gioia rinnovata di vivere il Vangelo”.

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