“La scomparsa di Papa Francesco sarà pianto in tutto il mondo, non da ultimo tra i suoi numerosi alleati e ammiratori nel movimento ecumenico e nella comunione mondiale del Wcc. Il suo papato è stato un grande dono per il movimento ecumenico, ed è stato un collaboratore devoto nei nostri sforzi per l’unità e la riconciliazione dei cristiani, nonché una voce profetica per la pace, l’ambiente e la giustizia ovunque”. È quanto scrive il rev. Jerry Pillay, segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc), a nome delle Chiese protestanti, ortodosse, anglicana e altre Chiese di 120 paesi del mondo che l’organismo ecumenico con sede a Ginevra rappresenta. In un lungo comunicato, Pillay delinea i tratti salienti del Pontificato di Papa Francesco. “Lascia un segno profondo nella Chiesa cattolica e nei cristiani di tutto il mondo grazie alle principali iniziative e ai tratti distintivi del suo pontificato: un’accoglienza a braccia aperte di tutti in una “Chiesa dei poveri, per i poveri” che è un “ospedale da campo” per la cura dei malati e dei vulnerabili, un forte e distintivo sostegno alla missione cristiana come accompagnamento degli emarginati e un ministero di “misericordia” o compassione verso tutti”. Il Wcc ricorda la “coraggiosa e instancabile difesa del cambiamento climatico e delle ingiustizie che ne derivano”, il “zelante sostegno a migranti, rifugiati e vittime di tratta di esseri umani”, le “iniziative di fraternità musulmano-cristiana e una decisa opposizione alla guerra, definendola ogni forma di guerra un crimine contro l’umanità”. Viene citata anche “la riforma della Curia Romana e delle finanze vaticane, la nomina e l’elevazione di vescovi provenienti da Paesi emarginati e la nomina di donne ai vertici dei dicasteri vaticani”.
“Francesco – sottolinea ancora il Rev. Pillay – si è anche dimostrato un promotore della collaborazione ecumenica”, richiamando la collaborazione tra le Chiese, in particolare, sui temi come “il dialogo ecumenico, la giustizia climatica, il dialogo e la cooperazione interreligiosa, nonché la difesa e il servizio dei migranti”.