“Commossi e grati per la sua preghiera, per la sua vicinanza in particolare alla piccola comunità cristiana di Gaza. Grati per i suoi continui appelli alla pace per tutti, per Israele e Palestina, l’ultimo ancora ieri, nella solennità della Pasqua”. Con queste parole padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia, l’unica parrocchia cattolica di Gaza, ricorda al Sir Papa Francesco deceduto questa mattina, a Santa Marta in Vaticano. “La notizia della sua morte – racconta padre Romanelli – ci è giunta mentre eravamo con la delegazione cattolica nella parrocchia ortodossa di San Porfirio per il tradizionale scambio di auguri pasquali. La notizia ci ha addolorato tutti. Ci siamo riuniti in preghiera. Nella nostra parrocchia abbiamo iniziato l’adorazione eucaristica con tutti i religiosi e fedeli. Oggi pomeriggio offriremo il Rosario e la messa in suffragio. Non dimenticheremo mai quello che Papa Francesco ha fatto per noi, la sua paternità, affetto, vicinanza, bontà. Tutti hanno sentito nel cuore questo affetto. Per noi qui a Gaza è deceduto un padre”. Papa Francesco era solito chiamare ogni giorno la parrocchia di Gaza per salutare gli sfollati al suo interno, per benedire i bambini, e sincerarsi della condizioni di questa piccola comunità cristiana gazawa.