“Con profonda tristezza e sincera gratitudine, oggi ci uniamo nel ricordo e nella preghiera per Papa Francesco, che è tornato alla Casa del Padre. La sua morte segna la fine di un’era per la Chiesa, ma, come ci ha insegnato il Papa, continuiamo ad alimentare la speranza anche custodendo tutto ciò che il suo pontificato ha donato alla Chiesa universale”. Lo scrive padre Ronny Alessio, provinciale della Provincia Euro-Mediterranea dei Gesuiti. “Papa Francesco ha segnato la storia della Chiesa con un esempio di vita che ha unito la fermezza nella fede alla continua ricerca di un dialogo autentico con il mondo, incarnando costantemente l’invito a essere ‘radicati e pellegrini’. La sua visione inclusiva e il suo richiamo alla misericordia e alla gioia hanno attraversato ogni angolo del nostro vivere quotidiano. Tuttavia, ciò che ha realmente definito il suo pontificato è stato il metodo che ha scelto per guidare la Chiesa: un metodo che poneva l’ascolto e il discernimento come centrali nella ricerca della volontà di Dio. Questo approccio ha trovato la sua espressione più concreta nel Sinodo sulla sinodalità. Sinodalità che implica una coscienza vocazionale e missionaria che porta a nuove dinamiche nelle relazioni ecclesiali, alla partecipazione e al discernimento, che richiedono percorsi formativi”.
Papa Francesco è stato “un pastore capace di ascoltare ogni voce e di favorire un cammino comune, testimoniando una Chiesa che non può essere autoreferenziale né comoda, ma sempre pronta a mettersi in cammino con umiltà”. “Ci ha invitato a camminare insieme, riflettere insieme e discernere insieme la volontà di Dio, lasciandoci un’eredità che riguarda ciascuno di noi come Chiesa. È una corresponsabilità nella costruzione di un futuro che sia saldo nei valori cristiani, ma inclusivo nel servizio, soprattutto verso coloro che troppo spesso sono esclusi dalle nostre società”. “In questo momento di dolore”, conclude il provinciale, “ricordiamo Papa Francesco con gratitudine, impegnandoci a portare avanti il suo sogno: una Chiesa in cammino, pellegrina di speranza, che, radicata nell’amore di Cristo, continua ad ascoltare, discernere e rispondere alle sfide del nostro tempo. Che la sua testimonianza di fede, umiltà e amore per i poveri continui a guidarci e a ispirarci in ogni nostro passo”.