Papa Francesco: mons. Wojda (Polonia), “ci ha lasciato il compito di andare nelle periferie con la verità del Vangelo”

“È stato uomo di pace e di riconciliazione, è stato pellegrino della speranza; ha visitato i continenti e i fedeli per riempirli di pace e perché seguitino la pace del Cristo Risorto”: con queste parole all’annuncio del trapasso di Papa Francesco si è rivolto ai fedeli il presidente dei vescovi polacchi mons. Tadeusz Wojda. Il presule ha poi indirizzato ai connazionali un speciale messaggio nel quale rileva che il defunto Pontefice “nei 12 anni del suo pontificato ci ha lasciato il compito di andare nelle periferie con la verità del Vangelo; ci ha insegnato la santità della porta accanto per il raggiungimento della quale bisogna scendere dal divano; ci ha insegnato la gratitudine per il dono del Creato e perché tutti siamo fratelli; desiderava che ci ricordassimo che la luce della fede deve illuminare la nostra vita poiché Dio ci ama e il cuore di Gesù in Croce per noi era stato trafitto”. Mons. Wojda ha espresso l’auspicio che “Dio misericordioso ripaghi a Papa Francesco la fatica di guidare la comunità ecclesiale e che la Madre della Misericordia interceda per la sua felicità eterna”. Il presidente dell’episcopato ha poi fatto appello affinché in tutte le chiese vengano celebrate delle liturgie in suffragio del Pontefice e ha chiesto tutti i fedeli di pregare “per il suo riposo eterno pieno di letizia e pace”.
Mons. Stanislaw Gadecki, che ha guidato l’episcopato polacco fino a un anno fa, nel corso della liturgia in suffragio del defunto Pontefice ha sottolineato che “Papa Francesco era conosciuto per la sua umiltà e la sua sollecitudine a favore dei poveri, per il suo impegno a favore del dialogo interreligioso e per aver continuato il magistero in tema di aborto, celibato e diaconato femminile”.

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