Papa Francesco: mons. Miragoli (Mondovì), “resteranno il primato dato ai poveri e l’inesausto appello per la pace”

“Per quanto alla notizia della morte del Papa si possa essere in qualche modo preparati, l’evento lascia comunque sgomenti, con un senso di vuoto improvviso”. Lo scrive in una nota il vescovo di Mondovì, mons. Egidio Miragoli, esprimendo cordoglio per la morte di Papa Francesco: “I fedeli cattolici perdono la loro guida, il vicario di Cristo; e il mondo, in un momento tragico per le guerre in atto e per i possibili sviluppi, perde la sua voce più autorevole e profetica”. Di Francesco, prosegue il vescovo, “ricorderemo il saluto iniziale, quel ‘buona sera’ indimenticabile, e il suo stile vicino, attento, sollecito, che ha saputo farsi prossimo agli uomini e alle donne di ogni età”. Mons. Miragoli sottolinea “il primato riconosciuto ai poveri e l’inesausto appello in favore della pace”, come “l’eredità più bella e feconda” del suo pontificato. “È stato anche il Papa del Covid – ricorda –, e credo che tutti ne ricordiamo la figura sofferente e implorante in una sera di primavera, dentro piazza San Pietro deserta. In quell’immagine c’è forse il compito più vero e più nascosto del Vicario di Cristo”. Ora, conclude, “che ha concluso la sua esistenza terrena, presso Dio, Papa Francesco continui a intercedere per quell’umanità che ha tanto amato in questi dodici anni di non facile pontificato”.

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