“Ci ha lasciato dopo aver celebrato la Santa Pasqua, Papa Francesco. Ci ha lasciato da malato, ma anche e soprattutto da vivo e presente, perché fino all’ultimo ha voluto condividere i suoi messaggi con il mondo. Ci ha lasciato donando a tutta l’umanità, con la sua benedizione ‘urbi et orbi’ di ieri, Pasqua del Signore, un manifesto programmatico che, se accolto dai potenti della Terra, trasformerebbe il mondo in fiamme in un giardino paradisiaco. Ci ha lasciato salutandoci come un padre, testimoniando ancora una volta che siamo davvero fratelli tutti”. La direzione nazionale della Fondazione Missio e i suoi collaboratori “vogliono ricordarlo con alcuni stralci delle sue ultime parole, pronunciate ieri nel Messaggio pasquale, durante il quale non ha dimenticato di mettere al centro dell’attenzione le popolazioni più martoriate e di chiedere pace per Israele, Palestina, in particolare per la Striscia di Gaza la cui situazione umanitaria ha definito ‘ignobile’. E ancora: Libano, Siria, Yemen, la ‘martoriata’ Ucraina, Armenia, Azerbaigian, la regione dei Balcani, la Repubblica Democratica del Congo, il Sudan, il Sud Sudan, il Sahel, il Corno d’Africa, la Regione dei Grandi Laghi”. Qui il ricordo di Missio.