Papa Francesco: domani iniziano le Congregazioni generali, come si svolgono

Domani ci sarà la prima Congregazione generale dei cardinali, che segna di fatto il primo atto della Sede Vacante, alla morte di un Romano Pontefice. In tale periodo – dispone l’Universi Dominici Gregis di Giovanni Paolo II– si tengono due specie di Congregazioni dei Cardinali: una generale, cioè dell’intero Collegio, fino all’inizio della elezione del nuovo papa e l’altra particolare. Alle Congregazioni generali devono partecipare “tutti i Cardinali non legittimamente impediti, non appena sono informati della vacanza della Sede Apostolica”, cioè sia i cardinali elettori che non elettori: a questi ultimi, però, è concessa la facoltà di astenersi o di non partecipare alle Congregazioni generali. La Congregazione particolare è costituita dal Cardinale Camerlengo di Santa Romana Chiesa e da tre Cardinali, uno per ciascun Ordine, estratti a sorte tra i Cardinali elettori già pervenuti a Roma,  a cui ogni tre giorni ne succedono altri, a turno. Durante il periodo dell’elezione le questioni più importanti, se necessario, sono trattate dall’assemblea dei Cardinali elettori, mentre gli affari ordinari continuano ad essere trattati dalla Congregazione particolare dei Cardinali. Nelle Congregazioni particolari devono trattarsi “solamente le questioni di minore importanza, che si presentano giorno per giorno o momento per momento”: ma se sorgessero “questioni più gravi e meritevoli di un più profondo esame”, devono essere sottoposte alla Congregazione generale. Le Congregazioni generali dei Cardinali si tengono, di norma, nel Palazzo apostolico e sono presiedute dal Decano del Collegio – attualmente il card. Giovanni Battista Re -o nel caso sia egli assente o legittimamente impedito, dal sottodecano, o in assenza di esso dal cardinale elettore più anziano. 10. Il voto nelle Congregazioni dei Cardinali, “quando si tratta di cose di maggiore importanza, non deve essere dato a voce, ma in forma segreta”. Le Congregazioni generali che precedono l’inizio dell’elezione, dette perciò preparatorie, devono tenersi quotidianamente, anche nei giorni in cui si celebrano le esequie del Pontefice defunto. Nella prima Congregazione generale i cardinali hanno a disposizione una copia dell’Universi Dominici Gregis, sulla quale giureranno e stabiliranno il giorno, l’ora e il modo, in cui la salma del defunto Pontefice sarà portata nella Basilica Vaticana, per essere esposta all’omaggio dei fedeli. Oggetto delle Congregazioni generali è inoltre predisporre tutto il necessario per le esequie del defunto Pontefice, che dovranno essere celebrate per nove giorni consecutivi, e fissino l’inizio di esse in modo che la tumulazione abbia luogo, ”salvo ragioni speciali”, fra il quarto e il sesto giorno dopo la morte. Altre disposizioni riguardano la predisposizione dei locali di Casa Santa Marta per la sistemazione dei cardinali e elettori e di altri alloggi adatti ai restanti, oltre alla preparazione della Cappella Sistina per le operazioni relative al Conclave. I cardinali, infine, nelle Congregazioni generali affidano a due ecclesiastici “di specchiata dottrina, saggezza ed autorevolezza morale” il compito di dettare ai medesimi Cardinali due ponderate meditazioni circa “i problemi della Chiesa nel momento presente4 e la scelta illuminata del nuovo Pontefice”: approvano le spese occorrenti fino all’elezione del nuovo papa; leggono, “qualora vi fossero”, i documenti lasciati dal Pontefice defunto; annullano l’Anello del Pescatore e il sigillo di piombo con i quali sono spedite le lettere apostoliche; dispongono l’assegnazione per sorteggio delle stanze ai cardinali elettori e stabiliscono giorno e ora dell’inizio delle operazioni di voto in Conclave.

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