Pace: Comunità Sant’Egidio Milano, in mostra disegni e voci dei bambini dall’Ucraina e dalle altre guerre del mondo

Dal 23 maggio al 4 giugno (dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 17.30, ingresso gratuito) la Comunità di Sant’Egidio organizza la mostra “Facciamo pace?! La voce dei bambini sulla guerra”, ospitata presso la Sala Vetri di Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento, in occasione del primo Festival delle bambine e dei bambini organizzato dal Comune di Milano e promosso dall’Assessorato alla Cultura.
Giovedì 25 maggio, alle 17.30, si terrà la presentazione, a cui interverranno l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, la coordinatrice delle Scuole della Pace di Sant’Egidio Adriana Gulotta, il garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Milano Silvio Premoli ed Elisa Giunipero della Comunità di Sant’Egidio di Milano. Interverranno altresì giovani e bambini del movimento Giovani per la Pace e delle Scuole della Pace di Sant’Egidio.
La guerra in Ucraina ha riportato il tema della pace al centro del dibattito internazionale e ha rivelato con più chiarezza come in tante aree del mondo, vicine e lontane, siano aperti conflitti. La mostra “Facciamo pace?! La voce dei bambini sulla guerra” vuole “aiutare a vedere la guerra con gli occhi dei bambini e delle bambine, per comprenderne le difficoltà e le sofferenze, ascoltando coloro che ne sono le prime vittime”. A parlare sono i bambini che stanno vivendo attualmente la guerra o che ne sono appena fuggiti ma anche bambini di Milano che vivono in pace e riflettono su come costruire e ricostruire la pace.
La mostra intende portare all’attenzione, spiega una nota, “le riflessioni e i disegni di chi solitamente non ha voce: i bambini, attraverso i loro racconti, immagini, riflessioni e disegni. Parlano i bambini di Kiev, di Irpin, di Kharkiv in Ucraina, così come minori afghani arrivati con il ponte aereo da Kabul nell’agosto 2021. Parlano anche i bambini congolesi, fuggiti nei campi profughi di Goma nella Repubblica Democratica del Congo e i bambini africani, sfuggiti ai conflitti in Burkina Faso e nel Nord del Mozambico. Le bambine e i bambini siriani – vittime di una guerra che sembra senza fine – che si trovano nei campi profughi in Grecia o in Libano raccontano il loro punto di vista. Presenti altresì i disegni dei minori migranti ospitati al Memoriale della Shoah per alcune notti di accoglienza. Ma parlano anche i minori che vivono in pace: hanno incontrato anziani che hanno conosciuto la guerra a Milano da bambini o hanno letto i diari di bambini e ragazzi che hanno vissuto la Seconda guerra mondiale. Sono voci e immagini che compongono il mosaico dell’orrore della guerra”.
Protagonisti di questo racconto sono i minori che frequentano le Scuole della Pace promosse dalla Comunità di Sant’Egidio in ogni parte del mondo, nelle città europee, africane, così come nei campi profughi.

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