Società: Adif, a Roma dal 13 al 15 aprile il convegno “Identità e relazione: sguardi concentrici sulla persona”

Cosa significa dire persona oggi? Come si pongono le varie discipline del pensiero – scienze umane, filosofia, teologia – nei suoi confronti? Come coniugare identità e relazione? Cercherà di rispondere a tali interrogativi il convegno per il 50° dell’Adif (Associazione docenti italiani di filosofia), promosso a Roma, dal 13 al 15 aprile, nell’Aula Volpi di Roma Tre, sul tema “Identità e relazione: sguardi concentrici sulla persona”. Il convegno si svilupperà in tre sessioni, con relazioni seguite da un dibattito e un quarto momento con laboratori in gruppi. L’evento, organizzato in sinergia con l’Università degli studi Roma Tre (Dipartimento di Scienze della formazione) e patrocinato da diverse Università e associazioni filosofiche e culturali, ha come destinatari docenti, dottorandi e persone di cultura.
“Lunga storia quella del termine persona, che affonda le sue radici nel teatro etrusco, passa attraverso il linguaggio giuridico romano, è utilizzato nella teologia cristiana per denominare le persone della Trinità, approda alla filosofia all’inizio dell’Età medievale, indicando che, accanto alle dimensioni corporea e psichica, c’è una dimensione spirituale – si legge in una nota sul convegno -. Perché riflettere, allora, ancora una volta sul termine persona in un’epoca che vorrebbe essere caratterizzata dall’intelligenza artificiale, dal transumanesimo e dal postumanesimo? La risposta è nella costatazione che i tentativi di riduzionismo o di ibridazione non colgono ciò che di veramente umano scopriamo in noi stessi e negli altri. Chi sono io? Che cosa permane in me e cosa si evolve nel corso della mia vita? Perché nella realtà che mi circonda scopro di essere accompagnato da altri simili a me con i quali stabilisco relazioni?”. Il convegno “si propone di riesaminare tali questioni da prospettive diverse, grazie a un’indagine storico-teoretica. Le risposte di fondo provengono dalla filosofia e dalla teologia nella loro rilevante e peculiare connessione alla ricerca di una giustificazione ultima che rimanda alla trascendenza. Tuttavia, una valida antropologia filosofica è utile alle scienze umane così come la psicologia, la sociologia, la pedagogia non possono fare a meno di domandarsi chi è l’essere umano e, se ne colgono la dimensione spirituale, comprendono meglio come procedere alla descrizione dei fenomeni psichici e sociali fornendo indicazioni valide per la formazione degli esseri umani. Si può mostrare, infine, come identità personale e relazioni interpersonali siano presenti nelle espressioni artistico-letterarie”. Senza pretese di esaustività, “il convegno intende porre sempre di nuovo l’attenzione sulle domande che accompagnano la nostra esistenza. Esse rivelano l’inesauribilità della ricerca, dovuta alla nostra finitezza, ma anche alla possibilità di trascenderla, come mostra il nostro desiderio di coglierne il senso”.

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