Pasqua: mons. Mazzocato (Udine), “anche noi possiamo cantare con gioia l’alleluia perché con Gesù ha vinto l’amore”

“Il giorno di Pasqua, incontrando Gesù risorto dal sepolcro, i discepoli fedeli a Lui lo hanno accolto con un’altra bella acclamazione: ‘Alleluia!’ (‘Sia gloria a Dio!’). Mi auguro, cari fratelli e sorelle, che anche noi possiamo cantare con gioia l’alleluia pasquale perché con Gesù ha vinto l’amore e noi possiamo partecipare alla sua vittoria”. Lo scrive mons. Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo di Udine, nel messaggio pasquale alla diocesi.
Dopo aver ricordato che “i Vangeli narrano che quando Gesù fece l’ultimo ingresso a Gerusalemme, dove lo aspettavano la Passione, la morte in croce e la Risurrezione, fu accolto da due acclamazioni della folla tra loro contrapposte: ‘Osanna!’ e ‘Crucifige!’ (‘sia crocifisso!’)”, il presule osserva che “questi due schieramenti che si formano di fronte a Gesù possiamo riconoscerli presenti anche oggi nella nostra società europea e friulana”. “Mi capita infatti – spiega l’arcivescovo – di incontrare persone che hanno il cuore profondamente toccato dall’amore per Gesù e che con gioia gli cantano: ‘Benedetto Tu perché sei entrato nella mia vita’”. “Penso ai bambini – argomenta mons. Mazzocato – che avvertono una particolare sintonia con Gesù se c’è chi glielo fa conoscere. Come spesso ho la grazia di parlare con uomini e donne che, dopo sbagli anche gravi, sono stati trasformati dalla parola del Vangelo. Ci sono giovani che consacrano tutta la vita in una vocazione di amore indissolubile nel matrimonio cristiano o nel sacerdozio e nella professione religiosa. Sono gli “osanna” inneggiati nella vita e con la vita”. “Eppure – prosegue – non possiamo, d’altra parte, nasconderci che ci sono persone e movimenti che con rabbia e perfidia vogliono cancellare Gesù e il suo Vangelo dalla società. In certi paesi i cristiani, a causa della loro fede in Gesù, sono perseguitati e martirizzati e si ripete contro di loro lo stesso grido di morte: ‘Crocifiggili!’”. “In Europa – evidenzia l’arcivescovo – continua, invece, un’azione più subdola – ma non meno determinata – che mira a sradicare gli insegnamenti di Gesù sulla vera dignità della persona, della sessualità umana, dell’amore tra uomo e donna, dei più deboli e indifesi”. “Nei giorni della Settimana Santa e della Pasqua, la Chiesa mette al centro Gesù innalzato in croce e risorto il terzo giorno e ci invita a rinnovare davanti a Lui la nostra scelta”, ammonisce mons. Mazzocato, domandando: “Ci riconosciamo tra i suoi discepoli che gli cantano ‘osanna’ e ‘benedetto’ avendo scoperto che solo le sue parole sono ‘verità e vita’? Oppure ci mettiamo tra coloro che per indifferenza o per ostilità lo rifiutano immaginando, anche in Friuli, una società che sradica le proprie radici cristiane?”.

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