Messa crismale: mons. Lomanto (Siracusa) ai sacerdoti, “in voi deve vivere il Cristo, gli uomini devono vederlo e riconoscerlo in voi”

“Siete sacerdoti in cura d’anime, siete chiamati a portare il peso dei peccati della comunità, a sostenere il cammino spirituale delle persone, a condividere le loro gioie e le loro ansie e preoccupazioni, a dare la vostra vita per loro. Se conoscerete il peso della incomprensione, della solitudine, delle difficoltà pastorali, dei problemi delle famiglie, dei giovani, degli adulti, degli anziani, siate certi che vivete l’esercizio più alto del vostro sacerdozio”. Lo ha affermato l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, rivolgendosi ai sacerdoti nell’omelia pronunciata durante la Messa crismale che ha presieduto in cattedrale e che è stata concelebrata dall’arcivescovo emerito Salvatore Pappalardo che il 5 marzo scorso ha celebrato il 25° anniversario di ordinazione episcopale. Nel corso della messa si è ricordato anche mons. Giuseppe Costanzo che nel dicembre scorso ha festeggiato il 90° compleanno e due giorni fa ha celebrato il 47° anniversario di episcopato.
“La Messa crismale – ha ricordato il presule – è una delle principali manifestazioni della pienezza del sacerdozio del vescovo e un segno della comunione dei presbiteri con lui ed esprime l’unità della Chiesa locale raccolta intorno al proprio vescovo”. “Nella vostra unione con Gesù vivete la missione di salvezza nei confronti del mondo, portate in esso un alito di vita nuova, caricatevi di tutta la responsabilità universale”, ha sottolineato mons. Lomanto. “Ma quale testimonianza di amore siamo capaci di dare alla Chiesa e al mondo? In voi deve vivere il Cristo, gli uomini devono vederlo e riconoscerlo in voi”, ha ammonito l’arcivescovo, esortando i sacerdoti: “Siate fedeli. Il Signore ci chiama alla perfezione dell’amore, alla carità pastorale, e questa si può e si deve raggiungere non fidando in noi stessi ma nella sua onnipotenza di amore. Coraggio dunque ma umiltà. Umiltà pacifica e profonda. Se vivrete la consapevolezza del vostro nulla, se ammetterete di essere nulla, se sarete contenti che anche gli altri vi ritengono nulla, allora Dio opererà in voi. Soprattutto fedeltà, umiltà e fiducia”. Infine l’arcivescovo ha chiesto di pregare “perché il Signore doni alla Chiesa vocazioni al ministero ordinato e alla vita religiosa”.

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