Terremoto in Turchia e Siria: Ats, ad Aleppo a rischio le scorte di cibo

(Foto CEI)

A un mese dalla prima potente scossa di terremoto che ha devastato il sud della Turchia e il nord della Siria, sono più di un milione gli sfollati stimati in Siria. Tra questi, circa 5.000 sono ospitati nelle strutture Pro Terra Sancta e altri 3.000 sono assistiti presso i campi allestiti ad Aleppo Est. La situazione continua a rimanere drammatica, anche sul fronte degli aiuti umanitari. A riferirlo oggi è l’Associazione Pro Terra Sancta (Ats) che, in una nota, informa che sono a rischio anche le scorte di cibo. La mensa gestita Pro Terra Sancta nel quartiere di Azizieh, che prima del terremoto accoglieva più di 1500 persone, oggi ne accoglie più di 3000. Le richieste però continuano ad aumentare (sono più di 5000) e la paura è da una parte di non riuscire ad accoglierle tutte, mentre dall’altra stanno aumentando le difficoltà a reperire le risorse prime per poter sfamare tutti. La situazione ad Aleppo est permane grave. Nella zona Ats gestisce tre centri adibiti per il progetto “Un nome un Futuro”. I centri, spiegano, “sono rimasti in piedi, solo uno ha subito danni strutturali che devono essere verificati. Purtroppo quindici ragazzini che vivevano in questi centri diurni sono deceduti. Anche tre donne che si rivolgevano a noi per le attività non ce l’hanno fatta!”. Le attività continuano perché oggi sono ancora più importanti per i bambini cresciuti in un paese in guerra e traumatizzati dal terremoto. Prima del terremoto si stimavano almeno 10.000 bambini orfani o abbandonati ad Aleppo Est, a questi si aggiungono gli orfani del terremoto di cui non si hanno ancora numeri aggiornati. Altra emergenza riguarda la corrente elettrica, che arriva al massimo per una o due ore al giorno. Per questo Ats ha installato nei mesi scorsi centinaia di pannelli solari, ma attraverso le ricognizioni degli ultimi giorni, abbiamo constatato che circa il 30% dei pannelli solari installati sulle case in questi ultimi anni sono crollati insieme alle abitazioni su cui erano posti. L’installazione dei pannelli fotovoltaici è parte del progetto “Accendiamo una luce per la Siria” che ha permesso a oltre 100 famiglie aleppine di avere corrente elettrica, acqua corrente e i fornelli accesi. Intanto è partita oggi una spedizione di ingegneri italiani con lo scopo di valutare i danni alle abitazioni e la loro agibilità. Ats continua la campagna di raccolta fondi. Gli aiuti internazionali continuano a mancare, specialmente ad Aleppo, ed è necessario supportare la popolazione in ogni modo possibile: https://www.proterrasancta.org/it/campaign/aleppo-emergenza-terremoto/

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