Cinema: Aie, “L’esorcista del Papa” è un film che “stravolge e falsifica per suscitare forti e malsane emozioni”

(Foto Screen Gems)

Un racconto cinematografico dell’esperienza esorcistica di don Gabriele Amorth che “oltre ad essere contrario alla realtà storica, stravolge e falsifica ciò che veramente si vive e si sperimenta durante l’esorcismo di persone veramente possedute che noi, esorcisti cattolici, celebriamo secondo le direttive impartite dalla Chiesa” ed “è offensivo nei riguardi dello stato di sofferenza in cui versano quanti sono vittime di un’azione straordinaria del demonio”. È il giudizio espresso dall’Associazione internazionale esorcisti (Aie) in merito alla prossima uscita del film “L’esorcista del Papa” di Julius Avery. In una nota dell’Aie dopo la visione del trailer, si evidenzia “non solo la sua qualità da cinema splatter, vero e proprio sotto-genere del cinema horror, ma la sua inattendibilità su un tema così delicato e rilevante”. “L’esorcismo così rappresentato diventa uno spettacolo finalizzato a suscitare forti e malsane emozioni, grazie ad una scenografia cupa, con effetti sonori tali da suscitare soltanto ansia, inquietudine e paura nello spettatore”, precisa l’Aie: “Il risultato finale è di infondere la convinzione che l’esorcismo sia un fenomeno abnorme, mostruoso e pauroso, il cui unico protagonista è il demonio, le cui reazioni violente si possono fronteggiare con grande difficoltà; il che è l’esatto contrario di ciò che si verifica nel contesto dell’esorcismo celebrato nella Chiesa cattolica in obbedienza alle direttive da essa impartite”.

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