Quaresima: card. Cantalamessa, “Gesù Cristo non si è mai assentato e mai si assenterà dalla sua Chiesa”

“Gesù Cristo non si mai assentato e mai si assenterà dalla sua Chiesa. Con la sua morte e risurrezione, egli è divenuto ‘capo del corpo che è la Chiesa’ e tale continuerà ad essere fino alla fine del mondo: il vero e unico Signore della Chiesa”. A sottolinearlo è stato il card. Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa pontificia, nella quinta predica di Quaresima, davanti ai cardinali e ai membri della Curia Romana. “Ho notato con gioia che nell’Annuario Pontificio, sotto il nome del papa, c’è il solo titolo ‘Vescovo di Roma’; tutti gli altri titoli –Vicario di Gesù Cristo, Sommo Pontefice della Chiesa Universale, Primate d’Italia ecc. – sono elencati come ‘titoli storici’ alla pagina seguente”, ha osservato il porporato, precisando che la presenza di Gesù nella Chiesa “non è una presenza per così dire morale e intenzionale, non è una signoria per procura”: “Quando non possiamo presenziare di persona a qualche evento, noi diciamo di solito: ‘Sarò presente spiritualmente!’, ciò che non è di molta consolazione e aiuto a chi ci ha invitato. Quando diciamo di Gesú che è presente ‘spiritualmente’, questa presenza spirituale non è una forma meno forte di quella fisica, ma infinitamente più reale ed efficace. È la presenza di lui risorto che agisce nella potenza dello Spirito, agisce in ogni tempo e luogo, e agisce dentro di noi”. “Se nell’attuale situazione di crescente crisi energetica, si scoprisse l’esistenza di una sorgente di energia nuova, inesauribile; se si scoprisse finalmente come utilizzare a piacimento e senza effetti negativi l’energia solare, che sollievo sarebbe per l’umanità intera!”, ha esclamato Cantalamessa: “Ebbene la Chiesa ha, nel suo campo, una simile sorgente inesauribile di energia: la ‘potenza dall’alto’ che è lo Spirito Santo. Gesú potrebbe dire di lui: ‘Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena”. Poi il cardinale ha citato un resto dell’Antico testamento, risalente al 17 ottobre del 520 a.C., in cui Aggeo dice al popolo di Israele, come Gesù: “Coraggio e al lavoro perché io sono con voi – oracolo del Signore – : il mio Spirito sarà con voi”.

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