Ramadan: mons. Saba (Sassari), “la grazia divina, che rende tutti gli esseri umani fratelli, ci aiuti a fare memoria dei valori che le nostre fedi condividono”

“Vi assicuro la mia vicinanza nella preghiera, con i migliori auguri per un fruttuoso digiuno nel mese di Ramadan e un gioioso ‘Id al-fitr”. Con queste parole l’arcivescovo di Sassari, mons. Gian Franco Saba, si è rivolto “alle sorelle e ai fratelli” musulmani che vivono nel territorio dell’arcidiocesi di Sassari. “Anche quest’anno, come quello scorso, il mese di Ramadan, durante il quale digiunerete seguendo l’esempio del profeta Muḥammad, inizia mentre noi cristiani ci avviamo a concludere il nostro cammino quaresimale in preparazione della Pasqua. Per voi – scrive il presule – questo mese è particolarmente importante: il digiuno (sawm) che osserverete rappresenta una modalità di ‘ricordo di Dio’. Distogliere il corpo e la mente dalle cose terrene aiuta a rivolgere tutto se stessi a Dio. Questo aspetto pedagogico-religioso è fondamentale nella pratica del digiuno, che condividiamo anche noi cristiani. Le nostre fedi, anche attraverso la pia pratica del digiuno, atto religioso personale, ci impegnano nello sforzo verso il superamento di ciò che è più materiale e contingente, verso un’autentica comprensione del nostro legame a Dio. Si digiuna per Dio, non per se stessi, sebbene il digiuno fortifichi l’autodisciplina e la pazienza ed educhi al sacrificio e alla rinuncia, virtù sentite da cristiani e musulmani. La grazia divina, che rende tutti gli esseri umani fratelli, ci aiuti a fare memoria dei valori che le nostre fedi condividono, consapevoli delle differenze che ci contraddistinguono, ma accomunati dalla fede in Dio Creatore e nello spirito della fratellanza umana che abbraccia tutti gli uomini e li rende uguali. Uniti nella preghiera, chiediamo a Dio la pace nel mondo”.

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