Sud Sudan: Wfp, “crisi climatica spinge malnutrizione a livelli senza precedenti in aree alluvionate”

I bambini nelle zone colpite dalle inondazioni in Sud Sudan potrebbero dover affrontare livelli estremi di malnutrizione nella prima metà del 2024, mentre la crisi climatica colpisce duramente il Paese, è l’allarme dell’agenzia Onu World Food Programme (Wfp).
La contea di Rubkona, dove dal 2021 le acque delle alluvioni sommergono in permanenza intere comunità o le intrappolano su piccole isole, è particolarmente soggetta alle inondazioni e si prevede che dovrà affrontare livelli eccezionalmente elevati e gravi di malnutrizione entro aprile 2024.
I dati della Classificazione integrata delle fasi dell’insicurezza alimentare (Integrated Food Security Phase Classification, Ipc) indicano una previsione per il 2024 di oltre 1,6 milioni di bambini sotto i cinque anni che soffriranno di malnutrizione. Le aree colpite dalle inondazioni si trovano ad affrontare la malnutrizione peggiore a causa della diffusione di malattie trasmesse dall’acqua e dell’affollamento, condizioni aggravate dall’accesso limitato al cibo e ai mezzi di sussistenza.
“Questa è la realtà di chi vive in prima linea la crisi climatica”, ha detto Mary-Ellen McGroarty, rappresentante del Wfp in Sud Sudan. “Stiamo assistendo a un aumento estremamente preoccupante della malnutrizione, risultato diretto del vivere in condizioni di sovraffollamento e di allagamento. La diffusione delle malattie trasmesse dall’acqua vanifica qualsiasi lavoro svolto dalle agenzie umanitarie nel prevenire e curare la malnutrizione, e sono i bambini piccoli a subirne l’impatto peggiore”, ha aggiunto.
Si prevede che, per la prima volta, “Rubkona entrerà nella fase 5 della malnutrizione acuta dell’Ipc entro aprile 2024. Si tratta del livello più alto e riflette la crisi delle inondazioni che hanno sommerso l’intera contea negli ultimi due anni, insieme ai gravi shock economici che fatto aumentare di oltre il 120 per cento, da aprile, il prezzo degli alimenti di base. Le inondazioni sono causate dai deflussi dei bacini del fiume Nilo, in particolare dal Lago Vittoria che, quest’anno, ha ricevuto precipitazioni superiori alla media le quali non lasciano prevedere nessun sollievo dalle acque alluvionali”.
Wfp ricorda: “La Classificazione integrata delle fasi di sicurezza alimentare (Ipc) è un’analisi completa sulla sicurezza alimentare e sulla nutrizione. L’Ipc mostra che oltre sette milioni di persone si troveranno ad affrontare un’insicurezza alimentare acuta durante la stagione di magra del 2024, con un aumento fino a 79.000 persone che, entro aprile, si prevede affronteranno una fame catastrofica (Ipc5). Questo aumento è in gran parte dovuto ai rimpatriati sud sudanesi in fuga dai combattimenti in Sudan, poiché si troveranno ad affrontare livelli sempre più estremi di insicurezza alimentare”. Il Wfp è alle prese con notevoli deficit di finanziamento e le prospettive in termini di risorse per il 2024 rimangono cupe: a causa della carenza di fondi, “si prevede che solo un terzo dei bambini moderatamente malnutriti bisognosi di cure verrà raggiunto dall’assistenza”.

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