Diocesi: Albenga-Imperia, inaugurato il primo tratto del Cammino di San Martino

È stato inaugurato sabato 4 novembre il primo tratto del Cammino di San Martino, iniziativa presentata lo scorso 10 ottobre ad Albenga, frutto della collaborazione tra Fondazione Oddi e diocesi di Albenga-Imperia, insieme ai Comuni che si trovano sul percorso. All’appuntamento, svoltosi nella chiesa di San Martino in Borgio Verezzi (Sv), punto di partenza del percorso, sono intervenuti il parroco, don Simone Ghersi, e il sindaco di Borgio Verezzi, Renato Daquino. L’approfondimento sul portato storico e spirituale del percorso è stato curato da Fondazione Oddi e dal Museo diocesano di Albenga con interventi del direttore della Fondazione, Roberto Pirino, e del direttore del Museo, don Mauro Marchiano. Il momento inaugurale si è concluso con la benedizione da parte del vescovo Guglielmo Borghetti dei simboli del Cammino di San Martino, il logo e una striscia di stoffa rossa che richiama il mantello del Santo, che contraddistingueranno il pellegrino durante il cammino.
Il Cammino di San Martino – viene ricordato in una nota – coinvolge gli undici Comuni, da Verezzi fino ad Albenga, che ospitano la parte di percorso toccata dallo stesso San Martino prima del suo eremitaggio sull’Isola Gallinara. Si tratta dell’inizio di un cammino che sarà consolidato e proseguirà poi verso il territorio imperiese. Dal 5 novembre è possibile percorrere il primo tratto del percorso che da Verezzi porta ad Albenga toccando diversi Comuni e località.
Come ha spiegato il direttore dell’Ufficio Beni culturali della diocesi di Albenga-Imperia, Castore Sirimarco, “San Martino è uno dei maggiori rappresentanti del dono per la vita cristiana: ci piacerebbe arrivare all’anno giubilare con questo tratto di cammino consolidato per riproporne poi altri tratti sul territorio diocesano dove abbondano, anche nell’entroterra, cappelle dedicate al Santo. È un primo passo a cui aggiungeremo progressivamente tanto altro”. “Teniamo inoltre a ribadire che il cammino ha una valenza religiosa, oltre a essere un percorso di valorizzazione territoriale anche un chiave turistica”, ha proseguito, aggiungendo che “è un pellegrinaggio rivolto a tutti, in particolare alle persone credenti e devote alla figura di san Martino, ma è insieme anche un progetto che vuole rafforzare il percorso di valorizzazione dei beni storici e artistici che da anni portiamo avanti con le attività di Formae Lucis”.

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