Stati generali della natalità: De Palo, “nel 2021 abbiamo perso quasi 310mila italiani, una città come Bari”

“Un grazie a Papa Francesco che ci sta seguendo e che avrebbe voluto esserci, ma come leggeremo tra poco è stato fermato da un ginocchio che gli sta dando qualche problema. Un grazie al presidente Mattarella che ci ha mandato un messaggio per questi nostri lavori. Un grazie alle autorità presenti per la disponibilità e l’amicizia. Un grazie agli ospiti che hanno scelto di stare con noi in questi due giorni e che ci aiuteranno a riflettere. Un grazie ai giornalisti che stanno seguendo l’evento e che hanno compreso la rilevanza del tema natalità. Che è poco notiziabile, ma tremendamente importante. E un grazie a voi ragazzi delle scuole italiane che siete qui fisicamente o che ci state seguendo in streaming perché in un certo senso tutto questo è per voi”. Con una serie di ringraziamenti è iniziato l’intervento di Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la natalità e del Forum nazionale delle associazioni familiari, che ha aperto, stamattina a Roma, nell’Auditorium della Conciliazione, la seconda edizione degli Stati generali della natalità. Rivolgendosi direttamente ai ragazzi De Palo ha chiarito: “È per voi il nostro impegno di padri e madri che ci provano. Perché tante volte ce lo siamo domandato in questi mesi, anche con mia moglie. Quando i figli ci vedevano fare le nottate per organizzare questi Stati generali della natalità: ma chi ce lo fa fare? Perché? Ma soprattutto per chi? Per voi. Perché non si dica che non ci abbiamo provato. Perché tra una ventina di anni non si dica che ci eravamo rassegnati. No, noi non ci rassegneremo. Le proveremo tutte. Con il nostro stile pacato, ma fermo. E allora eccoci ancora qui, un anno dopo. Più grigi, ma non domi. Diceva Claudio Baglioni in una canzone di qualche anno fa”. Il presidente della Fondazione e del Forum, dopo aver ricordato che “in un anno sono cambiate tante cose: l’Italia ha vinto l’Europeo di calcio, ci sono state almeno un paio di varianti che hanno bloccato ancora una volta il Paese, siamo riusciti ad andare su Marte, i talebani hanno ripreso l’Afghanistan, abbiamo per la prima volta nella storia vinto i 100 metri alle Olimpiadi, nel mentre è scoppiata una guerra in Europa”, ha osservato: “Non lo troverete tra le grandi notizie del 2021, abbiamo perso circa trecentomila italiani. Trecentonovemilaseicentrotrentacinque per la precisione. Si, proprio così: perché lo scorso anno sono morte 709.035 persone, ma ne sono nate appena 399.431. Un record assoluto. Mai così pochi bambini nati dall’Unità d’Italia! Trecentonovemila persone… abbiamo perso una città come Bari. L’anno prima il saldo morti/nati era stato di circa 350mila. Avevamo perso una città come Firenze. Eppure siamo qui, anche quest’anno, a fare da pungolo. È nata una Fondazione per la Natalità proprio per questo”, per vincere la sfida di invertire l'”inverno demografico”. De Palo ha chiarito: “Ne va del futuro del nostro Paese. Ne va della possibilità di vivere una vita dignitosa per i nostri figli. Per tutti i ragazzi che quest’oggi sono qui o che ci stanno seguendo da casa”.

 

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