Finlandia: richiesta di adesione alla Nato. La stampa finnica, “svolta della politica di sicurezza”

È una “giornata storica” per la Finlandia, secondo la testata Yle: la formalizzazione della richiesta di adesione alla Nato si fa sempre più vicina. Oggi il presidente Sauli Niinisto e la premier Sanna Marin hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta in cui spiegano le ragioni dell’adesione alla Nato e auspicano “che i passi nazionali ancora necessari” vengano “compiuti rapidamente nei prossimi giorni”. Servirà infatti l’approvazione del governo e del Parlamento per inoltrare la dichiarazione di intenti alla Nato. Ciò potrebbe avvenire la prossima settimana, spiega Yle. Poi la Finlandia sarà invitata ai negoziati di adesione. I 30 Stati membri dovranno poi ratificare l’accordo. Anche il quotidiano Helsingin Sanomat parla di “colpi di scena storici” e di “svolte della politica di sicurezza” della Finlandia, attribuendo a Mosca il ruolo di aver dato “uno slancio decisivo per l’alleanza”, con la sua aggressione all’Ucraina. Mosca ha già reagito questa mattina, riferisce HS, definendo l’adesione finlandese alla Nato “sicuramente una minaccia” per la Russia. Secondo il quotidiano finnico il 73% dei finlandesi è a favore dell’adesione, percentuale che è cresciuta dell’8% nelle ultime due settimane. A gennaio i favorevoli erano il 28%. “L’aggressione della Russia ha rapidamente portato la maggioranza dei finlandesi a favore dell’adesione alla Nato”, si legge nell’editoriale, e questo cambiamento nell’opinione pubblica è stata “la base della determinazione della leadership politica”, determinazione che ha trascinato con sé anche la Svezia, scrive il caporedattore di HS Antero Mukka.
“La sicurezza della Finlandia è crollata la notte del 24 febbraio, quando la Russia ha invaso l’Ucraina”, ma aveva iniziato a vacillare “quando la Russia ha chiesto che Finlandia e Svezia non si unissero alla Nato, alla fine dello scorso anno”, si legge su Iltalehti che in un editoriale evidenzia: “Con l’adesione della Finlandia, la Nato riceverà la più potente difesa aerea dei Paesi nordici: un sistema di sorveglianza aerea e di intelligence di alta qualità, nonché armi a lungo raggio che altri Paesi nordici non hanno”.

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