Hong Kong: arcivescovo Chow ha parlato con il card. Zen, “sta bene e chiede di non preoccuparsi”

L’arcivescovo di Hong Kong Stephen Chow Sau Yan ha parlato con il card. Joseph Zen, arrestato ieri insieme ad altre 4 persone e subito rilasciato su cauzione. Lo scrive in un post su Facebook lo stesso arcivescovo, secondo quanto riporta oggi il settimanale cattolico di Hong Kong, Sunday Examiner sul suo sito. “Ho parlato con il card. Zen”, scrive mons. Chow. “Mi ha detto di far sapere ai suoi amici che sta bene. Di non preoccuparsi. E vuole che adottiamo un approccio di basso profilo per lui”. Da quando è stata diffusa la notizia l’11 maggio del suo arresto – scrive Examiner -, i cattolici di Hong Kong hanno chiesto preghiere per il cardinale e gli altri mentre i netizen hanno invaso le piattaforme dei social media esprimendo la loro solidarietà”. Il cardinale Zen è stato arrestato insieme all’ex parlamentare dell’opposizione, Margaret Ng Ngoi-yee, e alla cantante-attivista, Denise Ho Wan-sze, con l’accusa di presunta collusione con forze straniere in merito al Fondo di sostegno umanitario 612, che ha aiutato i manifestanti durante le manifestazioni pro-democrazia. Una quarta persona, l’ex professore associato aggiunto, Hui Po Keung, è stata arrestata dalla polizia di sicurezza nazionale martedì 10 maggio, mentre stava per imbarcarsi su un volo per la Germania. Un’altra invece era giù agli arresti, ma per altre accuse. Questa mattina, la dicoesi guidata dal gesuita arcivescovo Chow, aveva pubblicato una nota a commento dell’arresto del cardinale.  “La diocesi cattolica di Hong Kong – si legge nel comunicato – è estremamente preoccupata per la condizione e la sicurezza del card. Joseph Zen e per lui rivolgiamo le nostre preghiere speciali. Abbiamo sempre sostenuto lo stato di diritto. Confidiamo che in futuro continueremo a godere della libertà religiosa a Hong Kong ai sensi della Basic Law. Esortiamo la polizia di Hong Kong e le autorità giudiziarie a trattare il caso del card. Zen secondo giustizia, tenendo conto della nostra concreta situazione umana. Come cristiani, siamo fermamente convinti che ‘Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla’ (Sal 23:1)”.

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