Amoris Laetitia: Bonfrate (Gregoriana), “i sacramenti si fanno prossimi dell’umanità, non degli angeli”

“I sacramenti si fanno prossimi dell’umanità, non degli angeli”. Così Giuseppe Bonfrate, docente della Pontificia Università Gregoriana, durante il convegno dedicato ad Amoris Laetitia, organizzato dallo stesso ateneo e dal Pontificio Istituto teologico Giovanni Paolo II. La gratuità, come ricorda Bonfrate, “deve essere compresa come condizione di accesso e disponibilità del sacramento”, per tutti, anche per coloro che commettono peccato. “La sorpresa dell’essere guardato e toccato lì dove nessuno avrebbe fatto” è un elemento che i Vangeli indicano come “condizione essenziale alla conversione. Siamo sempre ossessionati – rileva – da quello che dobbiamo dare e ricevere. In questa ossessione della corrispondenza, non teniamo conto della grazia”. La tavola di Gesù, come ricorda Bonfrate, è composta da imperfetti che “dopo aver condiviso il pasto rimangono imperfetti. Il banchetto che sancisce un nuovo patto è apparecchiato nell’attesa inclusiva di tutte le genti e non è un traguardo per i vincitori”. “Il sacramento – aggiunge – deve uscire dall’essere pensato solo come segno ma come azione dinamica che è insieme dinamizzante per una guarigione che soccorre alle esigenze battesimali che permangono qualsiasi cosa avvenga”.

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