Amoris Laetitia: card. Grech, “il dialogo è costitutivo di ogni fede, in una logica di fratellanza”

“La contemplazione non tiene ciecamente conto del collegamento fra la parzialità delle esperienze e l’orizzonte complessivo della giustizia del Regno. Occorre un atteggiamento di stima nei confronti del proprio interlocutore che si fonda sulla dignità e sulla base incrollabile del reciproco rispetto”. Così il card. Mario Grech, segretario del Sinodo dei vescovi, in apertura della seconda giornata del convegno internazionale sulla esortazione apostolica Amoris Laetitia oggi a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana, a proposito di quella che ha definito “l’autentica cultura dell’incontro”. Come ricorda il card. Grech, “il dialogo è costitutivo di ogni fede, in una logica di fratellanza”. In esso emerge la richiesta di “tenere in considerazione i contenuti del sapere ma anche la relazione, non solo le idee ma anche l’amicizia”. “Non possiamo – continua in un altro passaggio – conferire forza alla parola del Vangelo se il suo annuncio non è accompagnato da una onesta ricerca per costruire relazioni fraterne e condizioni concrete per una giusta convivenza. È un appello alla Chiesa al fine che compia un percorso di vera accoglienza e partecipazione”. Nei rapporti di crisi, secondo il porporato, “la comunità credente svolge un ruolo di riconciliazione”. E in conclusione aggiunge: “Fra fede e culture si crea uno scambio che non è mai a senso unico ma a più direzioni e transculturali”.

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