Cile: vescovi, “momento cruciale per il Paese. Nonostante le speranze, dubbi che processo costituente rappresenti orizzonte condiviso”

(Foto: Conferenza episcopale del Cile)

Il Cile vive, dal punto di vista politico, istituzionale e sociale, un “momento cruciale”. È la convinzione dei vescovi cileni, che hanno ieri diffuso il messaggio finale della loro assemblea plenaria, vissuta in presenza a Santiago del Cile a partire da lunedì.
In relazione agli eventi sociali e politici, i vescovi manifestano alcune grandi preoccupazioni: la crisi migratoria, e soprattutto il clima di violenza, che si esprime nella delinquenza, nel traffico di droga, nella protesta sociale distruttiva, nella difficile convivenza scolastica, nella situazione in Araucanía. Il tutto in nel contesto di un clima politico che continua a essere segnato da divisioni e tensioni. A ciò si aggiunge uno scenario economico attuale molto vulnerabile, che prevede un futuro difficile, soprattutto per le persone più povere.
Riguardo al processo costituente, che sta attraversando momenti decisivi, dato che tra pochi giorni si chiuderà la fase deliberativa dell’Assemblea costituente, si legge nel messaggio: “Il Paese ha riposto grandi speranze in questo processo, approvandolo ampiamente, perché lo ha considerato un percorso istituzionale per superare una situazione di crisi. Tuttavia, oggi molti nutrono seri dubbi sul fatto che si tratti di un punto d’incontro e di accordo attorno a un orizzonte condiviso per il Paese che vogliamo costruire. Vi sono segnali che sembrano indicare la volontà di imporre una rifondazione sociale, politica e anche culturale che non è stata sufficientemente discussa e maturata dalla società. Tutto sommato, apprezziamo che siano i cittadini stessi, in ultima analisi, a valutare l’opportunità o meno di approvare il testo proposto. Quindi, invitiamo tutti a informarsi, a discutere con intelligenza e a optare per la scelta che contribuisca davvero configurare un Paese più giusto e unito”. I vescovi aggiungono che una volta presentato il testo costituzionale, sperano “di offrire una parola guida, di illuminare dal Vangelo la decisione che ogni cattolico deve prendere in coscienza”.
La Cech ribadisce, inoltre la preoccupazione per la guerra che sta vivendo l’Ucraina, invitando i credenti a continuare a pregare per la pace, ringraziando i contributi ricevuti in occasione della colletta nazionale promossa da Caritas Cile, e invitandoli a continuare a collaborare con tale iniziativa.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori