Brasile: vescovi, “elezioni occasione per partecipazione consapevole, no a tentativi di rottura dell’ordine istituzionale”

(Foto: Conferenza episcopale del Brasile)

Le elezioni presidenziali e parlamentari del prossimo ottobre “determineranno il progetto nazionale che vogliamo”, e per questo è necessario “l’esercizio della cittadinanza, con una partecipazione politica consapevole, capace di promuovere ‘la miglior politica’, come ci dice Papa Francesco”. È la convinzione espressa dalla Conferenza nazionale dei vescovi dei Brasile (Cnbb), nel messaggio al Popolo di Dio firmato dalla presidenza e diffuso al termine della prima fase dell’annuale assemblea plenaria.
“I tentativi di rottura dell’ordine istituzionale, ora apertamente propagati – denunciano i vescovi –, mirano a mettere a repentaglio la regolarità del processo elettorale e la conquista irrevocabile del voto. Rivoltare il processo politico, fomentare il caos e incoraggiare azioni autoritarie non sono sicuramente un progetto di interesse per il popolo brasiliano. Ribadiamo il nostro sostegno alle Istituzioni della Repubblica, in particolare ai dipendenti pubblici, che si impegnano a garantire la trasparenza e l’integrità delle elezioni”.
Secondo la Cnbb, “due minacce meritano un’attenzione speciale. La prima è la manipolazione religiosa, attuata sia da alcuni politici che da alcuni religiosi, che mette in pratica un progetto di potere che non ha affinità con i valori del Vangelo di Gesù Cristo. L’autonomia e l’indipendenza del potere civile rispetto ai religiosi sono valori acquisiti e riconosciuti dalla Chiesa e fanno parte del patrimonio della civiltà occidentale. La seconda è la diffusione di notizie false, che, attraverso la menzogna e l’odio, distorcono la realtà. Portando dentro di sé il potenziale pericoloso di manipolare le coscienze, modificano la volontà popolare, affrontano la democrazia e abilitano fraudolentemente progetti di potere orchestrati”. Perciò, “è essenziale un autentico impegno per la verità e il rispetto dei risultati elettorali. La democrazia brasiliana, ancora in costruzione, non può essere messa a rischio”.

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