Ecuador: vescovi, “gratitudine a chi si impegna per pace, diritti e difesa della vita” in uno scenario di crescente preoccupazione

(Foto: Conferenza episcopale dell'Ecuador)

Come vescovi dell’Ecuador, “constatiamo l’ondata crescente di povertà, violenza e insicurezza, che ci riempie di lutto e dolore e genera un’atmosfera di paura e sfiduci; la crisi politica e istituzionale, manifestata nella lotta di potere e nel vuoto etico e in quello giuridico, che impediscono di vivere in una società di giustizia ed equità; una cultura della morte che impone leggi che nulla hanno a che vedere con i valori che fondano la nostra società e che vanno contro la difesa della vita fin dal concepimento, il rispetto della famiglia e la cura della casa comune, colpita dall’eccessivo estrattivismo, che danneggia i popoli e le comunità, soprattutto in Amazzonia”. Lo sostiene la Conferenza episcopale ecuadoriana (Cee), nel messaggio reso noto ieri, al termine della propria assemblea plenaria, che si è svolta a Quito.
Tuttavia, secondo i vescovi, “in mezzo a queste realtà impegnative, il Dio della Vita ci riempie di forza e speranza. Constatiamo anche che la fede del nostro popolo continua ad essere una grande ricchezza. Abbiamo assistito alle manifestazioni di solidarietà e vicinanza con coloro che soffrono, così come alla massiccia partecipazione agli atti liturgici e alle celebrazioni pasquali”.
La Cee “esprime gratitudine a tutti gli ecuadoriani, uomini e donne, impegnati per la pace e la giustizia, per la difesa della vita, dei diritti umani e ambientali, sempre disponibile a migliorare la qualità della vita dei migranti, dei detenuti, dei giovani, malati ed esclusi dalla società, dei beati di Dio”.

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