Papa Francesco: udienza, “è tanto importante andare dagli anziani”, “la sensibilità spirituale degli anziani abbatte la competizione e il conflitto fra le generazioni”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Questo è quello che sente un anziano quando i nipoti vanno a parlare con loro: si sentono ravvivare, ‘la mia vita è ancora è qui’”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, che al termine della catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata alla vecchiaia, ha ribadito sempre fuori testo: “E’ tanto importante andare dagli anziani, ascoltarli, parlargli, perché si fa questo scambio di civiltà, di maturità fra giovani e anziani, e così la nostra civiltà va avanti in modo maturo”. “ Solo la vecchiaia spirituale può dare questa testimonianza, umile e folgorante, rendendola autorevole ed esemplare per tutti”, la tesi di Francesco: “La vecchiaia che ha coltivato la sensibilità dell’anima spegne ogni invidia tra le generazioni, ogni risentimento, ogni recriminazione per un avvento di Dio nella generazione che viene, che arriva insieme con il congedo della propria”. “E questo è quello che succede con un anziano aperto, con un giovane aperto”, ha aggiunto a braccio: “si concedono alla vita, ma consegnando la propria vita alla nuova generazione. Questo è il congedo di Simeone e Anna: ‘adesso posso andare in pace’”. “La sensibilità spirituale dell’età anziana è in grado di abbattere la competizione e il conflitto fra le generazioni in modo credibile e definitivo”, ha concluso il Papa: “Gli anziani con questa sensibilità sorpassano il conflitto, vanno oltre, all’unità, non al conflitto. Questa sensibilità spirituale ècCosa impossibile agli uomini, ma possibile a Dio. E oggi abbiamo tanto bisogno della sensibilità dello Spirito, di anziani saggi e maturi nello Spirito che ci diano una speranza nella vita”.

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