Giordania: Avsi e Aics in campo con l’Associazione Italiana Calciatori a sostegno dei rifugiati siriani e delle comunità ospitanti.

Si è svolto oggi presso lo stadio di Aqaba, in Giordania, l’evento di chiusura del Youth-Led Football Program, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Giordania, Luciano Pezzotti, del titolare della sede dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) di Amman Emilio Cabasino, del responsabile Paese dell’ong Avsi Nicola Orsini e del responsabile del dipartimento junior dell’Associazione Italiana Calciatori (Aic), il già campione del mondo Simone Perrotta. Tra i progetti di protezione sociale attuati in Giordania finanziati dal governo Italiano mediante Aics e Avsi, quello promosso in partnership con Terre des Hommes Italia: si chiama “Mujtamai Amani: la mia comunità è la mia sicurezza”, e vuole favorire l’inclusione sociale e migliorare il benessere psicofisico di minori e adulti tra i rifugiati e le comunità ospitanti nei governatorati di Aqaba, Mafraq e Zarqa, individuati a seguito di una valutazione di vulnerabilità della popolazione e in coordinamento con il Ministero dello Sviluppo Sociale giordano. Nella città di Aqaba, Avsi ha realizzato, tra le altre attività, un programma calcistico rivolto ai bambini e bambine siriani e giordani più vulnerabili, che ha coinvolto in 2 anni oltre 550 bambini/e e 33 giovani allenatori. “Il programma sportivo, realizzato in collaborazione con l’Aic, intende proporre lo sport come strumento di integrazione, crescita e inclusione sociale, all’interno di progetti di cooperazione allo sviluppo”, spiega l’Ambasciatore Pezzotti. “Il coinvolgimento e la partecipazione attiva della popolazione locale e quella di rifugiati rappresentano base imprescindibile per un intervento integrato di protezione psicosociale – afferma il titolare di Aics Amman Cabasino – in cui il rafforzamento delle comunità più svantaggiate è alimentato anche dalla potenzialità del capitale sociale che si costruisce attraverso attività ludico-ricreative”. Aic e Avsi condividono lo stesso approccio educativo in cui il bambino è messo “al centro del gioco” del calcio, che rappresenta anche un momento di crescita e apprendimento. L’iniziativa rappresenta in questo senso “un’esperienza positiva sul terreno per offrire a questi ragazzi la possibilità di seguire una loro passione, lo sport, e attraverso quella riscoprire il senso della sfida, della crescita, dello sviluppo personale e comunitario”, racconta Giampaolo Silvestri, segretario generale dell’ong AVSI. “Questo è un esempio di quella che chiamiamo partnership per lo sviluppo, unica via percorribile oggi, che mette in rete soggetti istituzionali, privati e del terzo settore, con realtà locali, per fare tutti insieme un passo avanti”.

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