Natale: Assisi, nel chiostro dei Frati della Porziuncola il presepe dei detenuti di Sulmona

In questo Natale la Caritas diocesana di Sulmona-Valva ha potuto essere “strumento”, per creare un “ponte” tra i detenuti della casa circondariale di Sulmona e la fraternità dei Frati minori della Porziuncola in Santa Maria degli Angeli ad Assisi, attraverso il dono di un presepe.
Realizzato da mani operose di fratelli che vivono la condizione di reclusione, porta in sé una ricchezza di significato che rende visibile agli occhi del mondo che “in Gesù il Padre ci ha dato un fratello che viene a cercarci quando siamo disorientati e perdiamo la direzione; un amico fedele che ci sta sempre vicino; ci ha dato il suo Figlio che ci perdona e ci risolleva dal peccato” (AS3).
Nel suo ruolo pedagogico ed educativo, “la Caritas cerca di offrire sostegno anche a persone detenute, ex detenute o in esecuzione penale esterna. Da anni la diocesi di Sulmona lavora in collaborazione con il carcere di via Lamaccio e offre supporto, umano e spirituale, ai detenuti attraverso la presenza del cappellano padre Lorenzo e di suor Maria Pia della Famiglia delle suore Francescane missionarie di Gesù Bambino”, ricorda una nota odierna della diocesi di Sulmona-Valva, che aggiunge: “Grazie a questo prezioso servizio è nata l’idea, sostenuta dal vescovo mons. Michele Fusco, di un presepe nella città di quel santo, Francesco, che sperimentò sulla sua pelle le umiliazioni e le sofferenze della prigionia, facendone un strumento di perdono e di pace”.
La consegna del presepe ad Assisi è avvenuta l’8 dicembre scorso nella solennità dell’Immacolata Concezione e sarà presente, fino al 2 febbraio, presso il chiostro dei frati della Porziuncola.
“Nella piccolezza e nell’essenzialità anche questo presepe – condivide suor Maria Pia – diviene simbolo e ‘annuncio’ della Buona Novella che raggiunge tutti e forse proprio attraverso coloro che la società ‘reputa’ scartati e ultimi ha la possibilità di raggiungere migliaia di persone. E con gioia sarà proprio così! Saranno infatti migliaia le persone che fino al 2 febbraio 2023 avranno modo di ammirare e contemplare la mostra dei presepi presso il chiostro dei frati… Tra essi c’è anche il ‘nostro’ a testimoniare che il Bambino nasce nel cuore di tutti e nell’accoglierlo si può esserne testimoni. Nel cuore abbiamo il desiderio che, come avvenne a Greccio nel lontano 1223, ciascuno possa tornare a casa con una indicibile gioia: quella che manifesta che ‘dove è perdono nasce la pace’. Allora in ognuno sarà una rinnovata Betlemme”.

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