Diocesi: Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, contributo della Fondazione Mps a sostegno della Caritas per l’accoglienza dei migranti

Anche la Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha voluto rispondere all’appello lanciato dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, per sostenere, in vista del Natale, le persone arrivate in Italia in fuga dai loro Paesi. È stato infatti previsto un contributo importante che verrà devoluto alla Caritas diocesana, così da sostenere i richiedenti asilo che ogni giorno vengono accolti per mangiare e dormire in varie strutture: a Rencine, ad Arbia e a Siena, in particolare presso il centro di via Mascagni dove sono in corso i lavori per l’istallazione di un sistema di riscaldamento nuovo e più efficiente. “Al momento – spiega Anna Ferretti, dell’equipe Caritas – sono 50 le persone che stiamo ospitando per la notte, ma sappiamo che altre sono costrette a dormire alla stazione. Ogni giorno, invece, sono circa 80 i pasti che distribuiamo”. “Ringraziamo davvero – aggiunge Ferretti – la Fondazione, perché ci permetterà di portare avanti il nostro impegno, sia per quanto riguarda l’accoglienza notturna, sia per i pasti e per la possibilità di offrire a queste persone indumenti puliti con cui cambiarsi. Vogliamo che l’accoglienza che offriamo sia dignitosa e anche corretta da un punto di vista igienico sanitario”.
“È da maggio – conclude – che siamo impegnati su questi fronti, e noi come le altre realtà di volontariato con cui collaboriamo, siamo provati da questo impegno. Questo contributo ci darà modo di proseguire l’impegno, a noi come Caritas ma anche ad altre tre associazioni, la Corte dei Miracoli, Auser Siena e Misericordia, perché da soli non possiamo fare niente, mentre insieme riusciamo a raggiungere risultati importanti”. Carlo Rossi, presidente Fondazione Mps, spiega che quest’anno “sono state finanziate iniziative per oltre centocinquantamila euro per fronteggiare le emergenze, da ultimo dei migranti pachistani, ma, in particolare, dei profughi provenienti dall’Ucraina, sostenendo, a livello locale, l’accoglienza di studenti, docenti e ricercatori ucraini e russi e favorendo l’organizzazione dei campi estivi per bambini ucraini”.

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