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Malta: aborto, la Chiesa esprime preoccupazione per le modifiche estensive alla legge sulla interruzione di gravidanza

“La Chiesa ha espresso estrema preoccupazione per qualsiasi modifica legislativa che consenta l’interruzione di una gravidanza in circostanze in cui la vita della donna non è a rischio”. Così termina un comunicato stampa diffuso dal sito della Chiesa a Malta in relazione al dibattito in corso nel parlamento dell’isola su un emendamento alla legge contro l’aborto, modifica che depenalizza l’aborto non solo per i casi in cui è a rischio la vita della madre, ma anche per quelli in cui la sua salute sarebbe in pericolo. Lunedì 19 dicembre il Parlamento ha approvato in seconda lettura l’emendamento, con 42 voti a favore e 34 contrari. Ora il testo torna in commissione per alcune modifiche e tornerà in parlamento per il voto finale a gennaio.
Secondo una indagine commissionata dall’arcidiocesi di Malta all’istituto Misco, il 77% dei maltesi è d’accordo sull’aborto nel caso in cui la vita della madre sia in pericolo, ma il 68% è contrario all’aborto se la vita della gestante non è a rischio. Quasi il 78% non vuole sia permesso l’aborto se “la madre non desidera avere altri figli”. Contro l’aborto nei casi in cui la vita della donna non è a rischio, si sono espressi il 58% delle donne e il 78% degli uomini intervistati. Con l’aumentare dell’età, aumenta l’opposizione all’aborto: tra le ragazze tra i 16 e il 24 anni, il 25,7% delle intervistate è contraria e il 36,4% dei ragazzi della medesima età. Il 92,7% dei maschi over 65 è contrario all’aborto in queste circostanze, per le donne over 65 la percentuale scende all’87,5%. A opporsi all’aborto anche quando è in pericolo la vita della madre è quasi il 13% degli intervistati. Il sondaggio è stato condotto verso la fine di novembre e ha coinvolto 800 persone.

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