Papa Francesco: ai Clarettiani, “vicinanza, compassione e tenerezza”, “andate alle frontiere, non dimenticate i poveri”

(Foto: Vatican Media/SIR)

“Non abbiate paura, coltivate sempre di più lo stile di Dio – la vicinanza, la compassione e la tenerezza -, continuate ad aiutare tanti consacrati e tante consacrate ad essere una specie di Vangelo dispiegato nei secoli”. È l’invito con cui il Papa ha concluso l’udienza concessa alla Comunità dell’Istituto di Teologia della Vita Consacrata “Claretianum”, in occasione del 50° di fondazione. “Non stancatevi di andare alle frontiere, anche alle frontiere del pensiero”, ha proseguito Francesco: “di aprire strade, di accompagnare, radicati nel Signore per essere audaci nella missione. Già San Giovanni Paolo II metteva in guardia dal pericolo che comporta per vita consacrata la diminuzione della considerazione per lo studio. Trascurare la teologia, la riflessione, lo studio, le scienze impoverisce l’apostolato e favorisce la superficialità e la leggerezza nella missione”. “Non dimenticate, né nella vostra vita né nel vostro lavoro all’università, coloro che vivono le altre povertà”, la raccomandazione finale: “Possiate far sì che la vita vinca sulla morte e la dignità sull’ingiustizia. Per incontrare veramente Cristo, bisogna toccare il suo corpo nel corpo ferito dei poveri – non guardarli soltanto, toccarli – a conferma della comunione sacramentale ricevuta nell’Eucaristia. Quanti fondatori, fondatrici e persone consacrate hanno vissuto e vivono così!”.

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