Ortodossi: morto questa mattina Sua Beatitudine Chrisostomos II, arcivescovo di Cipro

(Foto Vatican Media/SIR)

È morto questa mattina alle 6.40, nell’appartamento dell’arcidiocesi, dove era ricoverato nelle ultime settimane, Sua Beatitudine Chrisostomos II, arcivescovo ortodosso di Cipro. Da tempo stava combattendo contro un cancro. Dopo la sua morte, il metropolita di Paphos Georgios assume la carica di “guardiano del trono”, fino all’elezione e all’intronizzazione di un nuovo arcivescovo. Nel darne la notizia, la Chiesa di Cipro scrive: “Nel 2022 si sono conclusi i 16 fruttuosi anni della guida del beato arcivescovo di Cipro Crisostomo II. È stato uno dei periodi più produttivi della Chiesa e di Cipro in generale. Il 5 novembre 2006 è stato eletto arcivescovo e il 12 novembre 2006 è stato intronizzato nella cattedrale di San Giovanni Teologo a Nicosia”.
Chrisostomos è stato anche uno dei grandi protagonisti del movimento ecumenico. Facendo le veci di presidente del Santo Sinodo della Chiesa di Cipro, ha partecipato alle esequie di papa Giovanni Paolo II e all’inaugurazione del Pontificato di Papa Benedetto XVI nel 2005 in Vaticano. Come risposta al gesto fraterno, Benedetto XVI ha inviato una sua delegazione alla cerimonia della sua intronizzazione. Il clima di reciproca fratellanza fra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa di Cipro si è poi rafforzato con il viaggio apostolico di Papa Francesco nell’isola cipriota nel dicembre del 2021 dove il Papa ha incontrato l’arcivescovo e il Santo Sinodo nella cattedrale ortodossa. “Sono lieto di essere tra voi e vi sono grato per la cordiale accoglienza”, disse il Papa in quell’occasione aggiungendo: “Grazie, caro Fratello, per le sue parole, per l’apertura del cuore e per l’impegno nel promuovere il dialogo tra di noi”. Sin dall’inizio del suo ministero, Chrysostomos II ha sempre denunciato le limitazioni religiose che devono subire i fedeli cristiani nella parte turca di Cipro. Nei secoli la Chiesa di quest’isola del Mediterraneo è passata per molte prove. In ogni occasione, Chrysostomos si è fatto voce del suo popolo, denunciando in vari ambiti la presa del 38% dell’isola da parte della Turchia, l’espulsione di 200mila cristiani ciprioti dalle loro case, il saccheggio dei templi bizantini coi loro mosaici, il cambio dei toponimi storici con riferimenti alla cultura greca o cristiana. Nel necrologio, la Chiesa di Cipro oggi ricorda: “Il suo amore per la Chiesa e il suo contributo ad essa possono essere visti anche dal gran numero di chiese che ha riparato, restaurato, eretto e inaugurato”.

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