Legge di bilancio: Agorà della parità a governo, “stabilizzare fondi stanziati e portare a compimento legge su parità”

Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, Agesc, Cdo Opere Educative-Foe, Ciofs scuola, Faes, Fidae, Fism Fondazione Gesuiti educazione, Salesiani per la scuola-Cnos scuola Italia, facenti parte di Agorà della parità, hanno scritto al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Istruzione e del merito e dell’Economia, auspicando una nuova attenzione al mondo delle scuole paritarie, a famiglie e studenti che le scelgono e a docenti e personale che vi lavora, prevedendo, nel corso della legislatura, provvedimenti normativi volti al compimento della legge 62/2000.
Nell’imminenza della prossima approvazione del Ddl Bilancio hanno ritenuto indispensabile richiedere un’attenzione particolare per alcuni interventi. Anzitutto stabilizzazione dei 70 milioni di euro aggiuntivi destinati all’inclusione di bambini e ragazzi diversamente abili nelle scuole paritarie, prorogati con la legge di bilancio 2022 fino al 2023, provvedimento indispensabile per consentire alle scuole paritarie di poter pianificare con maggior tranquillità e nella consapevolezza di risorse certe, il puntuale reclutamento del personale e la retribuzione e la formazione dei docenti al fine di favorire un’adeguata accoglienza degli alunni con disabilità. Tali risorse, pur non coprendo tutte le necessità, nel recente triennio hanno significato un primo passo importante verso la parità di trattamento per tutti gli studenti diversamente abili, indipendentemente dalla scuola che frequentano, statale o paritaria e la loro stabilizzazione significherebbe progredire decisamente in questa direzione. La seconda richiesta riguarda la conferma del contributo aggiuntivo di 20 milioni stanziato nel 2022 e un incremento di ulteriori 180 milioni di fondi da destinare alla scuola dell’infanzia paritaria per mettere in sicurezza l’indispensabile servizio pubblico che consente ad oltre 400mila bambini l’accesso al primo grado di istruzione ed educazione.
Infine l’urgenza di ripartire i 30 milioni di euro destinati dall’art. 13 del Decreto legge 23 settembre 2022 n. 144 alle scuole paritarie per la gestione dell’emergenza energetica affinché l’erogazione tempestiva delle risorse sostenga le crescenti difficoltà segnalate dalle scuole in merito all’aumento dei costi di energia.

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