Papa Francesco: ai Clarettiani, “col vostro lavoro avete umanizzato tanto la vita consacrata”

(Foto: Vatican Media/SIR)

“Voi col vostro lavoro avete umanizzato tanto la vita consacrata!”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, ricevendo in udienza la Comunità dell’Istituto di Teologia della Vita Consacrata “Claretianum”, in occasione del 50° di fondazione. “Il vostro lavoro, la vostra formazione ha aiutato tanto nella vita dei giovani seminaristi!”, ha esclamato Francesco ancora a braccio: “Avete portato avanti nella Chiesa il desiderio di stare vicino alle comunità di vita consacrata e di aiutarle. Il contributo dei Missionari Clarettiani alle famiglie religiose, attraverso l’accompagnamento spirituale, l’illuminazione dottrinale e soprattutto la consulenza giuridica è conosciuto in tutto il mondo. Ne sono prova le vostre pubblicazioni e le vostre riviste, alcune delle quali hanno più di cent’anni di vita. In quello che oggi è chiamato Dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, i cardinali Arcadio María Larraona e Arturo Tabera, come pure padre Jesús Torres – me lo ricordo tanto, bravo Torres, sempre nascosto! – hanno lasciato il segno, mentre altri missionari sono stati e sono validi collaboratori in questo e in altri Dicasteri. A seguito del Concilio Vaticano II, ha avuto un esito molto positivo la fondazione dell’Istituto Claretianum e di quello di Madrid e, seguendo le loro orme, dei Centri Superiori di Manila, Bangalore, Bogotá e Abuja. In questi decenni tutti hanno reso, e continuano a rendere, un fruttuoso servizio alla comprensione e allo sviluppo della teologia della vita consacrata. Nei loro programmi vengono articolate le origini e le dinamiche carismatiche, cristologiche, storiche e canoniche. La loro attenzione ai contributi delle scienze umane ha contribuito ad offrire un volto più umano alla vita consacrata”. “La vostra presenza è molto visibile nelle Chiese locali e nelle conferenze dei Superiori Maggiori del mondo intero”, l’omaggio del Papa, che poi a braccio ha citato la “spirito sempre positivo, sempre aperto” dei Clarettiani, ringraziandoli “in modo speciale per la cura riservata alla diffusione del Magistero della Chiesa, tanto dei Papi quanto dei Dicasteri più strettamente legati alla vita consacrata”.

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