San Francesco di Sales: mons. Delpini (Milano) ai giornalisti, adottare una “comunicazione gentile” con “parole giuste, immagini discrete e toni misurati”

Una “comunicazione ‘gentile'” caratterizzata dalle “parole giuste, le immagini discrete, i toni misurati” e che per “favorire l’incontro” sia capace di adottare “un’abituale attitudine alla compassione”. È quella auspicata dall’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, in un messaggio rivolto ai giornalisti, nel quale riflette su alcune dinamiche attuali della comunicazione. L’aggravarsi della situazione pandemica ha suggerito infatti il rinvio del tradizionale incontro con i giornalisti e i comunicatori previsto per sabato 15 gennaio a Milano, in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, che ricorre lunedì 24 gennaio. “Gli operatori della comunicazione sanno di essere protagonisti nel creare la visione del mondo che la gente condivide”, scrive l’arcivescovo. Ma “i giornalisti, nel mare della comunicazione, non si riconoscono protagonisti potenti e influenti sulla visione del mondo della gente, ma spesso, piuttosto, vittime. Devono dare le notizie richieste, non quelle importanti. Devono inseguire il personaggio che fa notizia per la sua stranezza o per il suo prestigio, non le persone pensose, gli artigiani quotidiani del bene comune. Devono parlare la lingua sbrigativa, eccessiva: gridare per farsi sentire”. Eppure, prosegue la riflessione, “si può pensare l’essere giornalisti come l’incarico di propiziare incontri. È possibile che si interpreti il mare della comunicazione non come una pericolosa potenza di tempeste e di acque disgustose, ma come una ‘via di comunicazione’. Al timone delle navi che percorrono il mare della comunicazione stanno i giornalisti”.

 

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