Istruzione: Sos Villaggi dei bambini, “la Dad li ha privati della componente empatica. Nessuno rimanga indietro”

Sos Villaggi dei bambini lancia un appello in occasione della quarta Giornata internazionale dell’istruzione che ricorre lunedì 24 gennaio, affinché tutti possano avere uguali possibilità di accesso a un’adeguata formazione scolastica e a una serena costruzione della propria identità.
Per Emanuele Caroppo, psichiatra e psicoanalista, docente di Psichiatria e psicologia presso l’Università Cattolica e coordinatore del Comitato scientifico di Sos Villaggi dei bambini, “l’educazione al tempo del Covid-19 non solo è stata filtrata da una barriera artificiale ma anche privata delle naturali emozioni e dell’empatia che stanno alla base dell’apprendimento e dello scambio tra alunno ed educatore. Gli studenti, soprattutto quelli più piccoli, non hanno avuto la possibilità di accompagnare il processo di apprendimento con la ‘presenza dei corpi’, venendo a mancare così alcune delle componenti basilari dello sviluppo delle emozioni…”.
“Oggi – sottolinea Samantha Tedesco, responsabile Programmi e Advocacy di Sos Villaggi dei bambini – verifichiamo lo sforzo delle istituzioni affinché il ricorso alla Dad sia per quanto possibile ridotto ma, di fatto, viviamo in una condizione di emergenza formativa costante da quasi 24 mesi”. “All’interno dei Programmi e Villaggi Sos in Italia siamo quotidianamente impegnati a supportare uno ad uno gli oltre 300 bambini e ragazzi accolti, per far sì che la didattica a distanza non lasci nessuno indietro”, prosegue. Di qui “specifiche azioni di contrasto utili a favorire il percorso scolastico ed educativo dei bambini accolti. Consideriamo i bambini e i ragazzi protagonisti e non solo destinatari degli interventi e, in tale logica, operiamo in accordo e in coerenza con i diversi attori del percorso educativo”, conclude Tedesco.

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