Papa Francesco: udienza, chiede un minuto di silenzio per le persone che “in tempo di pandemia sono arrivati al punto di togliersi la vita” a causa della perdita di lavoro

(Foto Vatican Media/SIR)

“Molti giovani, molti padri e molte madri vivono il dramma di non avere un lavoro che permetta loro di vivere serenamente. Vivono alla giornata. E tante volte la ricerca di esso diventa così drammatica da portarli fino al punto di perdere ogni speranza e desiderio di vita”. A denunciarlo è stato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata alla figura di San Giuseppe il falegname. “In questi tempi di pandemia tante persone hanno perso il lavoro e alcuni, schiacciati da un peso insopportabile, sono arrivati al punto di togliersi la vita”, ha detto Francesco ricordando le persone che durante la pandemia si sono suicidate a causa della perdita del lavoro. “Facciamo un minuto di silenzio ricordando quegli uomini, quelle donne, disperate perché non trovano lavoro”, l’invito a braccio ai presenti. “Non si tiene abbastanza conto del fatto che il lavoro è una componente essenziale nella vita umana, e anche nel cammino di santificazione”, il monito di Francesco, secondo il quale “lavorare non solo serve per procurarsi il giusto sostentamento: è anche un luogo in cui esprimiamo noi stessi, ci sentiamo utili, e impariamo la grande lezione della concretezza, che aiuta la vita spirituale a non diventare spiritualismo”. “Purtroppo però il lavoro è spesso ostaggio dell’ingiustizia sociale e, più che essere un mezzo di umanizzazione, diventa una periferia esistenziale”, la denuncia del Papa.

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