Diocesi: mons. Nolè (Cosenza), “dopo la pandemia una nuova pastorale che stia più vicino alle persone”

“La storia della salvezza è fatta di tradimenti, litigi e guerre, ma anche di eroi e imprese. In questa storia Maria è chiamata a inaugurare il tempo nuovo della salvezza”. Lo ha detto mons. Francesco Nolè, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, nella messa celebrata questo pomeriggio in occasione della festa liturgica della Madonna del Pilerio, patrona della città. “Ci stiamo risvegliando dalla pandemia e bisogna ricominciare da capo, inventando una nuova pastorale che stia più vicino alla gente, alle persone”. L’invito ai sacerdoti più anziani, “a farsi incontrare per amministrare nel confessionale la misericordia di Dio” nella consapevolezza che “c’è bisogno di direzione spirituale per tutti i giovani che sono in ricerca”. Il presule ha accennato “alle leggi che uccidono la vita” alle quali “come cristiani non possiamo assuefarci” perché “la nostra coscienza deve obbedire alle leggi di Dio”. Maria, da questo punto di vista, “si lascia guidare dallo Spirito e per questo è essa stessa storia di salvezza”. A partire dal Vangelo, “il centro però è sempre il Cristo, è a lui che ci porta Maria”. Mons. Nolé ha ricordato come in questo anno pastorale “cominceremo il Sinodo e ci stiamo preparando agli 800 anni della consacrazione della cattedrale: deve essere una festa di comunione e non solo di celebrazioni, una festa che abbraccerà tutta la diocesi a partire dagli ammalati e dalle famiglie”.

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