Congresso eucaristico internazionale: inaugurata la mostra “In spiritu caritatis”, con disegni del beato Vladimir Ghika

Circa cento disegni in miniatura, a inchiostro e matita, libri illustrati, capolettera, francobolli e logo, opera artistica del beato romeno mons. Vladimir Ghika, sono esposti questi giorni alla Biblioteca nazionale Széchényi dell’Ungheria, a Budapest. La mostra, intitolata “Beato Vladimir Ghika. In spiritu caritatis. Disegni”, fa parte del programma culturale del Congresso eucaristico internazionale, ed è il frutto della collaborazione tra gli organizzatori del Congresso, l’arcidiocesi di Bucarest, l’Istituto culturale romeno a Budapest e la Biblioteca nazionale dell’Ungheria. Inaugurata martedì, 7 settembre, la mostra sarà aperta al pubblico fino il 25 settembre ed è curata dall’artista romena Anna-Maria Orban. La selezione dei disegni, ai quali si aggiungono anche abiti e oggetti del beato romeno, provengono dall’archivio Vladimir Ghika dell’arcidiocesi di Bucarest.
La mostra, organizzata inizialmente a Bucarest, nel 2018, è itinerante ed è stata esposta anche a Oradea, nell’ovest della Romania. La presenza a Budapest, in occasione del Congresso eucaristico internazionale, è il primo allestimento all’estero. Presente all’inaugurazione, mons. Aurel Percă, arcivescovo di Bucarest, ha espresso la gioia di aver riportato Vladimir Ghika a Budapest, per il Congresso eucaristico internazionale, ricordando che il beato romeno aveva partecipato anche al congresso del 1938. “È cosa rara tra i ministri sacri o i teologi che ci sia qualcuno anche artista grafico, e soprattutto uno che possa trasmettere attraverso il disegno cose mistiche. I suoi disegni in miniatura trasmettono, attraverso i dettagli, la grandezza della sua anima di pastore e artista”, ha spiegato l’arcivescovo romeno. “Vladimir Ghika – ha aggiunto – era, infatti, una personalità complessa: oltre ad essere sacerdote, con preoccupazioni pastorali, era anche un notevole poeta, filosofo, scrittore, drammaturgo, musicista e artista grafico”.

Nato in una famiglia di principi romeni nel 1873 e battezzato ortodosso, Vladimir Ghika ha studiato in Francia e Italia e nel 1902 è diventato cattolico, con una professione di fede nella chiesa di Santa Sabina a Roma. Con un’ampia formazione in scienze politiche, medicina, botanica, lettere, storia, diritto, arte e teologia, si è dedicato all’apostolato della carità e all’attività diplomatica tra la Romania e la Santa Sede. Nel 1923 è stato ordinato sacerdote della diocesi di Parigi ed è subito diventato membro del dicastero vaticano dedicato ai congressi eucaristici internazionali. In tale veste ha partecipato ai congressi eucaristici organizzati a Cartagena (1930), Dublino (1932), Buenos Aires (1934), Manila (1937), Budapest (1938). Nel 1939 è ritornato in Romania, dedicandosi all’apostolato tra i fedeli romano-cattolici e greco-cattolici. Scoppiata la crisi politica nel Paese e la persecuzione della Chiesa cattolica, si è rifiutato di rifugiarsi in Francia e nel 1952 è stato arrestato. Affamato e torturato, è morto in prigione, nel 1954, e nel 2013 è stato dichiarato martire per la fede è beatificato da Papa Francesco.

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