Missio Giovani: incontro per preparare il mese missionario e il convegno giovanile. Tra le proposte, un anno all’estero e gemellaggi Italia-Africa

“La Giornata missionaria mondiale è una giornata di fraternità universale della Chiesa: lo dico perché abbiate motivazioni per incoraggiare le vostre comunità. Ogni cristiano si fa carico della missione di tutti, non solo dei missionari amici”. Così si è espresso don Giuseppe Pizzoli, direttore generale della Fondazione Missio, introducendo il meeting nazionale di Missio Giovani (18-19 settembre), spiegando alla platea il senso della Gmm e dell’Ottobre missionario. Il direttore di Missio ha osservato che “come missionari siamo annunciatori di qualcosa di più: siamo testimoni e profeti di una promessa che è il Regno di Dio, già presente in mezzo a noi, ma non è ancora realizzato”. 80 i partecipanti (sia in presenza sia da remoto), impegnato nella realizzazione di contenuti missionari, da presentare al Convegno missionario giovanile (CoMiGi) di aprile 2022. Dopo l’introduzione affidata a Giovanni Rocca, segretario nazionale di Missio Giovani, il convegno si è concentrato sul tema “Testimoni e profeti”, con l’intervento di don Giuseppe Pizzoli e quello della comboniana suor Elisa Kidanè, direttrice del Centro missionario diocesano di Roma.
Rocca ha fra l’altro affermato che, tra le novità dei prossimi mesi, ci sarà l’attivazione “di una convenzione per i giovani, tramite Missio, che prevede la possibilità di partire per un anno e poco più in missione per una esperienza propedeutica”, al termine della quale decidere se eventualmente si intende partire in missione per tre anni. “Lanciamo inoltre l’idea di gemellaggi missionari tra giovani in Italia e giovani in Africa: ci si incontra virtualmente su tematiche comuni. Si inizia da subito, da ottobre prossimo fino ad ottobre 2022, per poi andare al festival della missione di Milano”.

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